Capita spesso che dall’America vengano presi format e idee da riusare per produzioni in altri stati, più raro invece è che gli americani (che delle webserie sono i produttori più potenti e inventivi) si rifacciano a qualcosa prodotto in Europa. Eppure recentemente sta succedendo sempre di più.
Avevamo notato solo poche settimane fa come Bref , webserie francese, sia stata praticamente rifatta in America con Long story short , senza trovare la medesima pregnanza ma replicandone lo stile. Un calco abbastanza palese dovuto soprattutto alla peculiare maniera in cui la serie per la rete francese è realizzata, impossibile da confondere.
È invece molto più sottile la maniera in cui Nepotism TV ricorda i nostri ThePills . Nessuno dice che la webserie di Macarony Productions si sia rifatta a Luca Vecchi e compagnia, non c’è maniera di provarlo e in fondo non è nemmeno davvero importante, non quanto notare come i due modi di produrre si adattino ad internet e siano unici di questa forma di produzione.
Entrambe le webserie infatti sfruttano un umorismo molto peculiare centrato sulle tematiche che solitamente gli altri media evitano come la peste, principalmente droga, razzismo e omosessualità (quest’ultima più Nepotism che ThePills ) ed entrambe le usano in episodi a cadenza regolare che paiono slegati tra di loro ma in realtà sono abbastanza legati da un filo che si intuisce solo dopo diverse puntate.
Coinvolgendo un numero molto limitato di personaggi di cui si sa molto poco, il racconto è sempre quello di una serie di incredibili sconfitte che spesso ribaltano i ruoli canonici con un finale di episodio che fa da punch line , cioè da battuta clamorosa.
Se ThePills giocano più con i generi del cinema, NepotismTV sfrutta formati molto brevi (mai più di due minuti) ma sostanzialmente lavora nella stessa maniera al limite del confortevole, mettendo i personaggi in situazioni sul crinale tra paradossale e ordinaria sfortuna e facendoli interagire in un gioco al rilancio delle assurdità.
Tra i due sono chiaramente realizzati con un’ambizione maggiore i video di ThePills , sempre più elaborati e capaci molto di più di incrociare piani di racconto differenti, tuttavia il fatto che diversi autori realizzino una comicità particolare con una cadenza quasi simile e storie che girano intorno alla medesima relazione con lo spettatore, è indicativo di dove possa andare la produzione per la rete.
Il processo di allontanamento dal cinema e dalla televisione è lento e inesorabile, e passa anche per questo tipo di passaggi intermedi. Il fatto che format come quello di Bref vengano copiati e che esperimenti (da noi) di successo come quello di ThePills si ritrovino anche in altri paesi e che infine il format Una mamma imperfetta sia stato acquistato per l’estero testimoniano che il processo di emancipazione della rete non è fatto solo di assoli ma comincia ad essere una grande negoziazione mondiale.
STREET CREDIT
BAD FIT
Gabriele Niola
Il blog di G.N.
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