Continua la “caccia alle streghe” della Cina nei confronti di criptovalute e asset digitali. Tra questi, per osmosi, nel mirino sono finiti anche i Token Non Fungibili. Si tratta del lungo braccio del Governo Cinese che è capace di muovere le politiche anche di applicazioni e big tech. Questa volta si tratta di WeChat di Tencent Holdings che, stando a quanto emerso da alcune fonti, ha deciso di bloccare gli account NFT.
Le principali testate giornalistiche cinesi hanno menzionato l’annuncio di WeChat. La società, come riporta il South Cina Morning Post, ha preso questa decisione per due motivi. Il primo per ripulire la speculazione crittografica e il secondo per bloccare la rivendita gestita dai conti pubblici NFT non conformi. In sostanza, attualmente i contenuti di questi account, che commercializzavano oggetti da collezione digitale, non sono più accessibili agli utenti che non potranno nemmeno trovarli effettuando una ricerca.
WeChat, il più grande social network cinese che conta oltre 1,2 miliardi di utenti attivi, ha quindi deciso di congelare questi account NFT. Stando a quanto dichiarato dal South China Morning Post, “almeno una dozzina di account pubblici WeChat, utilizzati per pubblicare e inviare contenuti ai follower, sono stati sospesi nelle ultime due settimane“.
WeChat congela gli account NFT
Sono molti gli abbonati agli account NFT, congelati da WeChat, che sono rimasti sorpresi da questa decisione. Un messaggio, pubblicato alla pagina di accesso di questi account, riporta la motivazione:
[Questi account] non hanno alcun permesso o licenza legale per pubblicare, diffondere o impegnarsi in attività commerciali correlate.
Un portavoce di WeChat ha spiegato che la piattaforma sta solo applicando ciò che il Governo Cinese ha richiesto attuando così “regolamento e rettifica sui conti pubblici e sui mini programmi che speculano o rivendono oggetti da collezione digitali“. Inoltre, ha riferito che la possibilità viene data solo a coloro che forniscono “una prova di collaborazione con una società blockchain che è stata riconosciuta dalla Cyberspace Administration of China“.