Quattro utenti statunitensi hanno presentato tre denunce contro Western Digital, in quanto un problema hardware ha causato la perdita di tutti i dati memorizzati su alcuni modelli di SSD SanDisk. Il bug del firmware è stato evidenziato anche da The Verge e Ars Technica, ma il produttore non ha ancora fornito una soluzione.
Class action contro Western Digital?
Le prime segnalazioni risalgono al mese di maggio. Tra i modelli di SSD difettosi ci sono SanDisk Extreme Portable, Extreme Pro Portable, Extreme Pro e Western Digital My Passport. Il produttore statunitense ha rilasciato nuovi firmware, sottolineando che il problema non interessa gli SSD attualmente in spedizione. Nel comunicato viene solo indicata la disconnessione imprevista dell’unità, non la perdita totale dei dati.
In realtà, come testimonia The Verge, il difetto è presente anche nei nuovi SSD inviati in sostituzione. Uno degli utenti che ha denunciato Western Digital è stato costretto a spendere quasi 8.000 dollari per poter parzialmente recuperare dati importanti tramite un’azienda specializzata.
Western Digital sostituisce gratuitamente gli SSD entro 30 giorni e offre una garanzia di cinque anni, ma nessun rimedio per i dati persi. Un portavoce del produttore ha dichiarato che è in corso un’indagine sui problemi segnalati, ma non ha fornito ulteriori chiarimenti. I suddetti SSD sono ancora in vendita online con sconti piuttosto alti. Secondo The Verge, molte recensioni su Amazon sono false.
L’obiettivo delle tre denunce è ottenere un risarcimento danni tramite class action e bloccare la vendita degli SSD difettosi fino alla risoluzione del problema. Solitamente le parti raggiungono un accordo extragiudiziale, come avvenuto nel 2020 in relazione agli hard disk con tecnologia SMR per NAS (Western Digital ha pagato 5,7 milioni di dollari).