Percorso sempre più a ostacoli per l’ennesima, gigantesca operazione di consolidamento all’interno del mercato degli hard disk: dopo le condizioni imposte dall’Europa, Western Digital si vede ora costretta a rispettare anche i paletti fissati dalla Federal Trade Commission (FTC) statunitense prima di poter finalmente inglobare Hitachi GST (anche nota come Viviti Technologies).
Come già nel caso della UE, anche la FTC ha decretato l’obbligo, per Western Digital-Hitachi/Viviti, di rafforzare un soggetto esterno e garantire al mercato le dovute condizioni di concorrenza: WD sarà costretta a fornire preziosi asset produttivi (fabbriche) e intellettuali (brevetti, ricerca&sviluppo) a Toshiba, che sarà così messa nelle condizioni di “replicare” il posto di Hitachi/Viviti come terzo player di settore assieme alla succitata WD e a Seagate.
“La transazione proposta è stata visionata dalle autorità in tutto il mondo, oltre che dalla Commissione”, dice la FTC, e garantirà ai consumatori la possibilità di avere accesso a prodotti di qualità con prezzi competitivi. L’ordine imposto dai commissari di Capitol Hill è stato approvato all’unanimità (4-0), e ci sarà tempo per la valutazione pubblica fino al 4 di aprile prima della sua approvazione finale.
Se il consolidamento WD-Viviti sembra ricevere luce verde nei paesi occidentali, in Cina gli organi di controllo della concorrenza hanno piuttosto deciso di imporre uno stop temporaneo all’operazione: l’integrazione tra le due aziende degli HDD può procedere, ha deciso Pechino, ma solo tra due anni e non prima.
Alfonso Maruccia