Da mesi molti utenti lamentano problemi nell’impiego di unità di archiviazione esterne di Western Digital, per la precisione su alcuni modelli di SSD SanDisk, apparentemente imputabili a un bug del firmware. I malcapitati si ritrovano a dover fare i conti con l’improvvisa cancellazione dei dati memorizzati, generando non poco disagio e frustrazione. A quanto pare, però, la causa di ciò è in realtà da ricercare in un difetto hardware.
Western Digital: SSD SanDisk con problemi di natura hardware
L’inconveniente sembrava inizialmente riguardare solo le unità SSD da 4 TB, ma successivamente sono emersi problemi anche con altri tagli. Per rimediare, Western Digital ha rilasciato un firmware per alcune unità, ma molti utenti affermano che nonostante l’update il problema si presenta ugualmente.
In virtù della cosa, Markus Häfele, Managing Director dell’azienda specializzata nel recovering di dati Attingo, ha cercato di vederci più chiaro e quel che è stato scoperto è che il problema riguarda per l’appunto l’hardware e non il firmware, il che potrebbe motivare perché gli aggiornamenti sino ad ora rilasciati non hanno ancora permesso di arrivare a una risoluzione.
Più precisamente, secondo Häfele, i componenti usati in questi SSD sono troppi grandi rispetto al circuito stampato che li ospita, elemento che comporta connessioni fragili, con conseguenti problematiche nel controllo dell’impedenza e di temperature elevate, che portano alla rottura. Inoltre, il materiale usato per le saldature dei componenti è incline a formare bolle e si rompe con facilità.
Le revisioni più recenti delle unità in questione pare tuttavia siano state modificate, aggiungendo una maggiore quantità di resina epossidica per tenere meglio in sede i componenti, ma qualora lo scenario fosse quello effettivamente descritto significherebbe che Western Digital è ben consapevole del problema.