Poco più di un mese fa, a inizio agosto, l’italiana Bending Spoons ha annunciato l’acquisizione di WeTransfer. Per chi non ne è a conoscenza, si tratta di uno tra i servizi di file sharing più popolari e conosciuti al mondo. In questo fine settimana è trapelata la notizia relativa a un pesante round di licenziamenti. Colpirà il 75% dello staff attualmente al lavoro sulla piattaforma, vale a dire centinaia di persone.
WeTranfer: licenziamenti per il 75% dello staff
In una dichiarazione affidata alle pagine di Reuters, il numero uno della società, Luca Ferrari (co-fondatore e CEO), ha affermato quanto segue.
Non sarò più specifico in questa fase, poiché i licenziamenti non sono ancora stati del tutto definiti.
Fondata nel 2009 e con sede in Olanda, WeTransfer ha fin da subito acquisito una notevole popolarità per la tipologia di servizio offerto, grazie alla possibilità di condividere file di grandi dimensioni (inizialmente fino a 2 GB) in modo del tutto gratuito. Solo tre anni più tardi, nel 2012, sono state introdotte le formule Plus a pagamento, per arrivare alla soglia massima di 100 GB. Attualmente, il funzionamento della piattaforma è basato sull’infrastruttura cloud di AWS. Il numero di dipendenti impiegati è superiore a 350, circa 260 potrebbero essere presto costretti a cercare una nuova occupazione.
Creata nel 2013, la milanese Bending Spoons è la realtà selezionata nell’aprile 2020 dal governo italiano per lo sviluppo dell’applicazione Immuni (la cui gestione è poi stata ceduta a Sogei e PagoPA), con l’obiettivo di contrastare la diffusione di COVID-19 facendo leva sulla tecnologia mobile. Nel novembre 2022 ha acquisito un’altra applicazione piuttosto nota tra gli addetti ai lavori, Evernote. Tra gli altri, controlla anche i progetti Meetup, Remini, Splice e StreamYard (per maggiori informazioni visitare il sito ufficiale).
La notizia relativa ai licenziamenti per il 75% dello staff di WeTransfer è ben presto diventata oggetto di discussione sui social, con post dedicati sia su X sia su Threads.