50 milioni di utenti in pochi mesi, nonostante le molte polemiche sull’eventuale rischio per la privacy degli iscritti : l’acquisizione di WhatsApp da parte di Facebook non ha frenato la crescita del servizio, giunto ora alla cifra tonda di mezzo miliardo di utenti , con un importante fetta di mercato in nazioni emergenti come l’India.
Secondo i dati diffusi da WhatsApp , ogni giorno sul servizio transitano non meno di 700 milioni di foto e 100 milioni di video: si tratta di un trend interessante che di certo ha ingolosito Facebook e dato il via all’acquisizione. Inoltre, stando a quanto dichiarato dal fondatore Jan Koum a Time , la crescita è stata rigogliosa soprattutto nella già citata India, in Brasile, Russia e Messico: tutti paesi nei quali molte aziende puntano a crescere oggi e in futuro, mercati strategici nei quali WhatsApp pare oggi ben posizionata e con un trend positivo che fa ben sperare per il prosieguo.
Più interessante ancora l’indicazione di Koum secondo la quale una buona fetta di utenti WhatsApp non sarebbe già utilizzatrice di PC e altri dispositivi tecnologici : “Si iscrivono persone che non hanno mai usato un computer, un portatile, che non hanno mai usato Internet”. Vale a dire che il meccanismo semplificato di comunicazione, mediata unicamente dal numero di telefono, e priva di complicazioni pubblicitarie o formule complesse di interconnessione, funziona: l’ unico ostacolo alla comunicazione via WhatsApp è la disponibilità di Internet, data per scontata nei profili tariffari occidentali ma che può costituire un ostacolo alla crescita (di questo Koum è consapevole) nei paesi in via di sviluppo.
Infine, capitolo Facebook: nella sua intervista Koum ha ribadito che da parte di Mark Zuckerberg c’è l’impegno a rispettare e non cambiare il prodotto WhatsApp, vincente anche grazie alla assenza di pubblicità, alla assenza di funzioni esotiche, alla linearità dell’esperienza utente. Dunque la messaggistica di Koum non cambierà, WhatsApp rimarrà un’app disponibile gratuitamente e per cui pagare un abbonamento annuale (dal prezzo non stellare), e i messaggi affluiranno. In attesa, dicono, di arrivare prima al miliardo e poi magari anche ai due miliardi di iscritti: la concorrenza non sarà un problema , il prodotto WhatsApp è più semplice ed efficace secondo Koum.
Luca Annunziata