La funzionalità che ha conferito un taglio social alle chat di WhatsApp, gli aggiornamenti allo stato, sta per cambiare con l’introduzione di novità che vale la pena conoscere. Alcune di queste sono state anticipate nei mesi scorsi dalle voci di corridoio circolate durante le necessarie fasi di test, altre risultano per qualcuno già disponibili. Oggi, possiamo fare riferimento all’annuncio ufficiale per capire quali sono, a cosa serviranno e come entreranno a gamba tesa nella nostra quotidianità.
Così cambiano gli aggiornamenti allo stato di WhatsApp
Partiamo dalla privacy: sarà possibile scegliere a quali contatti mostrare quanto pubblicato ogni volta che si effettua una condivisione. Un’opzione, in verità, già presente da tempo e sulla quale era possibile agire attraverso un menu dedicato rintracciabile tra le Impostazioni. Ci sono poi gli stati vocali (con i quali dovremo imparare a convivere). Non più solo immagini, video, testi o collegamenti ipertestuali, ma registrazioni audio dalla durata massima pari a 30 secondi. In arrivo anche le reazioni, il cui funzionamento sarà del tutto simile a quello già visto per i messaggi delle chat.
A completare la carrellata delle novità ci sono gli indicatori che mostrano quali contatti hanno condiviso un aggiornamento allo stato (di fatto, un cerchio verde mostrato intorno all’immagine del profilo) e le anteprime dei link utili per capire dove conduce un URL.
Come sempre accade, il rollout è progressivo e dovrebbe raggiungere tutti gli utenti entro le prossime settimane. L’approccio alla distribuzione dell’update è voluto, così da intercettare eventuali anomalie e correggere il tiro, se necessario.
Tra le ultime novità introdotte dal team di Meta al lavoro su WhatsApp, lo ricordiamo, ci sono gli avatar personalizzati e il debutto dell’app nativa per macOS.