Protagonista di rumor e indiscrezioni ormai da lungo tempo, alla fine la feature arriverà davvero: stiamo parlando della crittografia end-to-end per i backup cloud di WhatsApp, quelli caricati dagli utenti sulle piattaforme Google Drive e iCloud così da poter recuperare le conversazioni in caso di sostituzione, reset o smarrimento dello smartphone.
La crittografia end-to-end per i backup di WhatsApp
A confermare il prossimo debutto della caratteristica non uno qualunque, ma Mark Zuckerberg in persona, con un post condiviso attraverso il proprio profilo Facebook (che controlla l’app dal 2014). Lo riportiamo di seguito in forma tradotta.
Stiamo aggiungendo un ulteriore livello di privacy e sicurezza a WhatsApp: un’opzione per la crittografia end-to-end dei backup che gli utenti scelgono di immagazzinare su Google Drive o iCloud. WhatsApp è il principale servizio di messaggistica di scala globale a offrire la crittografia end-to-end per messaggi e backup. Farlo ha costituito una sfida molto difficile dal punto di vista tecnico, richiedendo un framework del tutto nuovo per il salvataggio delle chiavi e lo storage sul cloud attraverso i diversi sistemi operativi.
Ad oggi, le chat di WhatsApp sono protette dalla crittografia end-to-end (no, Facebook non le può leggere liberamente) per quanto concerne lo scambio di messaggi tra gli utenti, ma non per i backup sul cloud. Le cose cambieranno prossimamente, forse già entro le prossime settimane, con l’introduzione di una funzionalità opzionale che prevede due modalità per il salvataggio della chiave crittografica: offline, anche attraverso un password manager, oppure generando un nuovo codice di accesso al Backup Key Vault appositamente creato dal team al lavoro sull’applicazione.