In seguito al dialogo con le autorità di protezione dei consumatori e la Commissione europea (CPC Network), WhatsApp ha promesso di essere più trasparente sulle modifiche dei termini del servizio. L’azienda semplificherà la scelta da parte degli utenti, spiegando in modo chiaro le conseguenze.
WhatsApp promette più trasparenza
Come è noto, WhatsApp ha cambiato i termini del servizio e l’informativa sulla privacy nel 2021. Il CPC Network ha inviato una lettera all’azienda a fine gennaio 2022 per chiedere chiarimenti in merito. La Commissione e le autorità dei consumatori avevano espresso dubbi sul modo in cui WhatsApp ha comunicato le novità agli utenti.
Dato che le informazioni fornite sono state considerate insufficienti, il CPC Network ha inviato una seconda lettera all’azienda californiana all’inizio di giugno 2022. Stavolta però era stata fissata una scadenza. WhatsApp doveva dimostrare il rispetto delle norme in vigore entro il mese di luglio 2022.
La Commissione europea ha ora pubblicato le promesse di WhatsApp. Per ogni futura modifica verrà fornita una chiara spiegazione agli utenti e come potrebbe incidere sui loro diritti. Verrà inoltre aggiunta la possibilità di rifiutare i nuovi termini del servizio con una visibilità identica alla possibilità di accettarli (ciò eviterà i cosiddetti “dark pattern“).
Infine, WhatsApp garantisce che le notifiche relative agli aggiornamenti potranno essere ignorate o che la revisione degli aggiornamenti potrà essere ritardata e che rispetterà le scelte degli utenti, evitando l’invio di notifiche ricorrenti. Il CPC Network monitorerà l’implementazione degli impegni e, se necessario, potrà imporre anche sanzioni.
WhatsApp ha confermato che non condivide nessun dato personale degli utenti con terze parti o altri servizi di Meta per scopi pubblicitari.