Settimana tutt’altro che semplice per il team al lavoro su WhatsApp: prima l’allerta in merito alla possibilità di disattivare un qualsiasi account in pochi step, ora quella relativa a un metodo che mostra il fianco ad abusi da parte di stalker (o cyberstalker). Questa volta ad essere presa di mira è la funzionalità legata allo stato “online” mostrato in automatico non appena ci si connette.
WhatsApp mostra il fianco agli stalker
Come denunciato da Traced, esistono applicazioni e servizi che permettono a chiunque di ottenere informazioni sui pattern di utilizzo da parte di un qualsiasi account, semplicemente digitando il suo numero di telefono. Si ottengono così alert quando la “vittima” è online oppure offline, generando report completi sulla sua attività nel tempo, anche se si è stati bloccati.
I software in questione (che qui volutamente non menzioneremo) sono spesso mascherati da strumenti offerti ai genitori per il parental control, ma non si fatica a capire quale sia la loro reale natura e la destinazione d’impiego. Uno è accompagnato dalla descrizione che segue, la riportiamo in forma tradotta.
Se sospetti che il tuo coniuge, fidanzato o fidanzata ti tradisca, *** può aiutarti a confermare se i tuoi sospetti sono davvero fondati.
Una delle app, distribuita nella versione Android attraverso la piattaforma Play Store di Google, consente di inserire più numeri di telefono e monitorarli in contemporanea: se le tempistiche delle connessioni coincidono è possibile che gli utenti stiano conversando. Non fatichiamo a immaginare in che modo si possa abusarne.
Ad oggi WhatsApp non permette di nascondere lo stato “online” a chi non è presente nell’elenco dei contatti, dunque non esiste alcun modo di prevenire la dinamica. La software house è chiamata a intervenire o quantomeno a pronunciarsi in merito, considerando i due miliardi di account attivi su base mensile in tutto il mondo.
Ricordiamo inoltre che Google, nelle sue linee guida relative a Play Store, proibisce in modo esplicito qualsiasi forma di stalkerware, definendo termini precisi per quelle applicazioni che possono essere considerate borderline.
I genitori potrebbero usare forme ammissibili di queste app per monitorare i loro figli. Tuttavia, queste app non possono essere usate per monitorare una persona (ad esempio il coniuge) a sua insaputa o senza il suo consenso a meno che non venga visualizzata una notifica persistente durante la trasmissione dei dati.