Un accordo siglato ormai diversi anni fa dal team di WhatsApp e da quello del gruppo di Mountain View ha fino a oggi offerto agli utenti Android la possibilità esclusiva di caricare i backup delle chat sul cloud di Google Drive, senza pesare sulla quota di storage associata al proprio account. Le cose sembrano però essere in procinto di cambiare, come riportato dalla sempre ben informata redazione del sito WABetaInfo.
I backup delle chat di WhatsApp peseranno su Google Drive
Con tutta probabilità, uno dei prossimi aggiornamenti rilasciati per l’applicazione porterà con sé una novità che di certo farà storcere il naso a molti. Al momento non ci sono conferme ufficiali, ma gli indizi puntano in questa direzione. In arrivo una funzionalità che permetterà di escludere dall’upload alcune specifiche tipologie di messaggi e allegati (soprattutto foto e video), così da risparmiare spazio.
Google will offer a limited plan for WhatsApp backups!
WhatsApp backups will count against your Google Drive storage quota again, but Google is planning to offer a free limited plan in the future.https://t.co/6MmLXYFGzC
— WABetaInfo (@WABetaInfo) January 29, 2022
Non c’è da sorprendersi: la stessa bigG ha smesso di offrire il backup illimitato delle immagini scattate con lo smartphone sui server di Google Foto, spingendo gli utenti alla sottoscrizione di un abbonamento premium. Perché mai dovrebbe continuare a farlo con quello che di fatto rappresenta un servizio della concorrenza?
L’ipotesi più accreditata è quella che Drive possa continuare a offrire una quota di storage gratuito agli utenti WhatsApp, non è dato a sapere quanto, fissando un tetto massimo oltrepassato il quale ogni upload andrà a pesare sullo spazio a disposizione.
Si attendono conferme (o smentite), ma gli indizi fin qui emersi e raccolti sembrano piuttosto chiari. L’eventuale ufficializzazione del cambiamento rischia di trasformarsi in un ennesimo boomerang mediatico per il servizio e in un assist a porta vuota per i competitor come Telegram e Signal, pronti ad approfittare del probabile nuovo esodo di utenti.
Ricordiamo che lo sviluppo e il rilascio degli aggiornamenti per l’app sono ora curati da un team interno a Meta, da qualche mese nuovo nome del gruppo guidato da Mark Zuckerberg, in altre parole l’impero Facebook, concentrato in particolare sui progetti legati al metaverso.