Al termine di un 2020 che ha visto gran parte delle persone online per molte ore in più al giorno, si tende a dare per scontato che le infrastrutture, i server e le reti su cui gravano le nostre attività siano sempre efficienti e disponibili. La verità è che, forse per la prima volta in piena regola, la sfida del Capodanno è stata superata, benché fosse questo il Capodanno in assoluto più social di sempre.
Quante volte negli anni passati proprio all’ora fatidica si registravano rallentamenti sui social o su WhatsApp? Quest’anno, anche stando alle riflessioni di Facebook emergenti dalle statistiche di inizio 2021, la sfida è stata invece superata: rallentamenti ridotti al minimo, e auguri di fine anno degnamente festeggiati in diretta (a distanza) nella maggior parte dei casi.
WhatsApp ha registrato ben 1,4 miliardi di chiamate e videochiamate, trasformando il 1 gennaio 2021 nel giorno più denso di chiamate nella storia del servizio: l’aumento rispetto al 1 gennaio 2020 è stato di ben il 50%. Instagram e Facebook, nel contempo, hanno contato 55 milioni di live broadcast a livello globale, mettendo pertanto assieme centinaia di milioni di persone attraverso i display di casa ed i server di Menlo Park.
Son solo mere statistiche di fine anno? O forse questi numeri sono più compiutamente la cifra di quanti passi avanti siano stati fatti dopo aver affrontato le sfide che la pandemia ha posto di fronte negli ultimi mesi? Ci si trova infatti oggi con servizi di comunicazione online ben più avanzati, calibrati su un volume dimensionale maggiore ed in grado di affrontare in modo più elastico improvvisi picchi di traffico. Il 1 gennaio è il giorno con il maggior numero di utenti online attraverso lo streaming e, anche se non ce ne siamo accorti poiché chiusi ognuno all’interno della propria bolla, è questo un passo epocale che storici e sociologi non potranno ignorare nel racconto di questo terzo decennio del secolo.