Con oltre due miliardi di utenti attivi nel mondo, WhatsApp è una delle applicazioni che più attirano le attenzioni dei cybercriminali. È quasi inevitabile. Vediamo quali sono le truffe che con maggiore frequenza prendono di mira gli iscritti al servizio e in che modo proteggersi, tutelando i propri dati e la propria privacy.
Le truffe più frequenti su WhatsApp
Prendiamo ispirazione da un post condiviso sul blog ufficiale di NordVPN. L’obiettivo dei malintenzionati è sempre (o quasi sempre) quello di allungare le mani sulle informazioni appartenenti alle loro potenziali vittime, con l’obiettivo di sottrarre loro denaro o di installare malware sui dispositivi.
Il tentativo di truffa più frequente (e più semplice da attuare) è quello che consiste nel fingersi un familiare. Spesso il primo messaggio è di questo tipo: Ciao mamma, il mio telefono è rotto, ti sto scrivendo da quello di un amico
. Di lì a poco, solitamente, giunge la richiesta di trasferire una somma per far fronte a una fantomatica spesa urgente.
Dei raggiri che prendono di mira il processo di autenticazione abbiamo scritto in più occasioni su queste pagine. Deve far suonare un campanello d’allarme la richiesta ricevuta da uno sconosciuto di inviare un codice composto da 6 cifre ricevuto sul proprio telefono. Cadendo nella trappola, ci si trova poi a dover fare i conti con un vero e proprio furto di dentità.
C’è poi un’altra truffa che unisce applicazioni per gli incontri e criptovalute. In questo caso, il criminale entra in contatto con la vittima guadagnando la sua fiducia (e il suo affetto), per poi arrivare a proporre investimenti in asset digitali con il denaro destinato inevitabilmente a finire nelle sue tasche.
Queste alcune regole d’oro da seguire per evitare brutte sorprese:
- ignorare i messaggi WhatsApp in cui è chiesto del denaro;
- attivare l’autenticazione a due fattori;
- diffidare dai messaggi che chiedono di effettuare una qualsiasi azione in modo urgente;
- stare alla larga dalle applicazioni inviate in chat con la richiesta di installazione e dai link sospetti;
- in caso di dubbio, chiedere a chi ha inviato il messaggio di dimostrare la sua identità fornendo informazioni aggiuntive che un malintenzionato non potrebbe trovare attraverso una semplice ricerca online.
Ricordiamo infine che WhatsApp, in caso di necessità, permette di segnalare i raggiri, direttamente dall’interno dell’applicazione. È sufficiente aprire le Impostazioni, selezionare la voce Aiuto e infine Contattaci.
Per tutelare la propria privacy, soprattutto in un periodo come quello delle vacanze in cui si viaggia e ci si connette a reti pubbliche, torna utile l’impiego di una VPN affidabile: quella di NordVPN oggi è in sconto del 63%. Si tratta di uno dei leader del mercato, la cui qualità è certificata e riconosciuta.