Potrebbe sembrare semplicemente una nuova funzione aggiunta al servizio, ma ci sono buone possibilità che possa diventare qualcosa di molto più importante in prospettiva: WhatsApp ha inserito all’interno delle opzioni per la gestione dei Gruppi anche la possibilità di limitare l’invio ai soli amministratori .
WhatsApp nasce come un servizio che consente di comunicare in modalità 1-1, evolve come un sistema che consente di comunicare secondo modalità molti-molti ed ora introduce la novità dell’ 1-molti . Il servizio di messaggeria istantanea, insomma, chiude la possibilità di rispondere ed interagire, il che potrebbe apparire come un minus rispetto alla situazione attuale; in realtà proprio tale limite potrebbe aprire grosse opportunità per una comunicazione nuova e di tipo mainstream nel momento in cui altri limiti dovessero improvvisamente cadere.
Se la comunicazione non consente repliche, infatti, si trasforma in una comunicazione unidirezionale tipica dei comunicati, delle newsletter, degli alert o di altre forme similari. WhatsApp, forte della sua ampia disponibilità di utenti, potrebbe dunque diventare un validissimo strumento al servizio della comunicazione di gruppo poiché consentirebbe un contatto estremamente efficace con i singoli che, su base volontaria, aderiscono o meno a questo tipo di servizio. La forte pervasività rende tuttavia la nuova funzione problematica per quanti pensano che un servizio simile possa sostituirsi a strumenti del calibro delle newsletter: gli utenti non accetterebbero di avere notifiche inutili sul proprio smartphone ed avrebbero un bassissimo livello di tolleranza nei confronti di qualsivoglia rumore di fondo. E nemmeno WhatsApp desidera di certo una deriva similare. Con buona probabilità, insomma, i nuovi gruppi a comunicazione unidirezionale saranno utili soltanto per servizi di utilità, limitando fortemente i possibili campi d’azione. Per l’utente c’è invece massima libertà: si entra e si esce dai gruppi con estrema facilità, il che rende l’admin del gruppo stesso più un service provider che non un community manager.
Chissà che il nuovo servizio non possa essere raccolto da associazioni virtuose che vogliano offrire un servizio immediato ai propri affiliati; chissà che i nuovi gruppi a comunicazione limitata non possano risolvere gli attuali problemi dei gruppi scuola-genitori; chissà che nuove forme di comunicazione con qualche limite in più non possano consentire maggior ordine e quindi miglior esperienza complessiva.
Ciò che vincola il campo di applicazione di questa funzione alle piccolissime realtà è il limite esiguo dei possibili partecipanti in un gruppo : 256 (questo l’attuale limite massimo) non può certo trasformare WhatsApp in altro che non sia una piccola community di prossimità o di stretto interesse. Niente marketing, insomma: WhatsApp nasce per altro ed in altro ambito vuol rimanere.
Per accedere alla nuova funzione occorre accedere ad un gruppo di cui si è amministratori, aprire le impostazioni del gruppo, scegliere l’opzione “invio messaggi” e quindi scegliere tra “Tutti i partecipanti” e “Solo amministratori” (dove la prima voce è quella standard all’apertura del gruppo). La nuova opportunità è immediatamente disponibile per tutti, anche in Italia.