Nelle stesse ore in cui è giunta la presentazione di Veo 2 per i video in 4K (così da far concorrenza a Sora di OpenAI), Google ha svelato un altro progetto legato all’intelligenza artificiale generativa: Whisk. È uno strumento sperimentale che permette di creare un’immagine partendo da altre immagini, saltando dunque il passaggio relativo all’inserimento di un prompt testuale con tutti i dettagli del caso.
Cos’è e come funziona Whisk, la nuova AI di Google
Il funzionamento è ben spiegato dal filmato dimostrativo qui sotto. L’editor chiede di caricare una prima immagine da prendere come fonte di ispirazione per il soggetto, una seconda per la scena e, infine, una terza per lo stile. Non manca comunque la possibilità di aggiungere istruzioni specifiche, scrivendole, per ottenere un risultato personalizzato e il più possibile in linea con le aspettative.
Dietro le quinte lavorano l’AI di Gemini per estrarre automaticamente descrizioni dettagliate dalle immagini caricate e il modello Imagen 3 di ultima generazione. Ecco quanto si legge sulle pagine del blog ufficiale.
Questo processo cattura l’essenza del tuo soggetto, non una replica esatta. In questo modo, puoi facilmente remixare i tuoi soggetti, le scene e gli stili, con modalità inedite.
Va dunque inteso come uno strumento creativo e non come un vero e proprio editor per le immagini. L’obiettivo è quello di semplificare la ricerca di fonti di ispirazione e di nuove idee per lo sviluppo dei progetti, offrendo varianti e spunti ai quali sarebbe altrimenti stato difficile pensare.
Al momento, almeno in via ufficiale, Whisk è accessibile solo negli Stati Uniti, su labs.google/whisk. Provando a visitare l’indirizzo dall’Italia compare il messaggio Whisk non è ancora disponibile nel tuo paese
. C’è comunque la possibilità di compilare un form per ricevere un avviso quando sarà il momento. Non sappiamo quanto trascorrerà prima di assistere al rollout a livello internazionale.
Come si può facilmente immaginare, con una Virtual Private Network (come quella proposta in offerta da NordVPN), la limitazione viene meno. È sufficiente connettersi a un server USA per ottenere un indirizzo IP locale.