Proprio mentre WindTre aumenta i costi di attivazione delle offerte mobili, l’Antitrust italiano avvia un procedimento istruttorio verso l’operatore telefonico arancione in seguito alla presunta violazione degli articoli 20 e 21 del Codice di Consumo. Nel mirino ci sarebbero, nello specifico, gli SMS con i quali WindTre comunicava rimodulazioni tariffarie ai clienti, con la possibilità di recesso e portabilità del numero senza costi aggiuntivi o penali.
WindTre nel mirino dell’AGCM
L’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato ha pubblicato due giorni fa il bollettino settimanale 11/2023 che, come ripreso da MondoMobileWeb, oltre a includere una multa a TIM comunica l’avvio del procedimento nei confronti di WindTre.
Scendendo ancora più nel dettaglio, l’istruttoria in questione mira ad accertarsi della possibile pratica commerciale scorretta relativa alla rimodulazione di gennaio 2023. In tale occasione, i clienti interessati hanno ricevuto due SMS nel giro di 24 ore per essere informati della natura del cambiamento di tariffa e della conseguente possibilità di aumentare i Giga o rifiutare la rimodulazione con il comando OPTIN dedicato.
Per l’AGCM, i due messaggi non rendono chiare le opzioni disponibili agli utenti, e contengono frasi contraddittorie in quanto il secondo SMS “sembra in teoria consentire all’utente, a distanza di poche ore, di annullare gli effetti del primo, ma non chiarisce come si raccordino gli effetti delle diverse opzioni esercitabili”. L’istruttoria, pertanto, valuterà l’eventuale violazione degli articoli 20 (divieto delle pratiche commerciali scorrette) e 21 (divieto delle pratiche commerciali ingannevoli).
WindTre non ha ancora commentato l’istruttoria, ma già si riflette sulla natura della futura, possibile multa: in passato, difatti, per la stessa violazione l’Antitrust sanzionò WindTre per 5 milioni di euro. Non va esclusa, in questo caso più recente, una sanzione ancora più importante nei confronti dell’operatore.