Si chiama SleepWell , è la creazione dello studente Justin Manwelier e promette di incrementare in maniera sensibile l’efficienza energetica dei dispositivi connessi a hot-spot WiFi. Il ricercatore della Duke University spiega che il segreto dell’ottimizzazione delle connessioni wireless risiede nella riduzione dei tempi entro i quali i dispositivi sono costretti a restare “all’erta”, per sapere quando è il proprio turno di scaricare e scambiare dati sul network.
La scarsa efficienza delle connessioni WiFi è causata dall’utilizzo condiviso degli hotspot WiFi, dice Manwelier, una condizione in cui l’attesa per il download dei dati richiesti impedisce al dispositivo connesso di risparmiare energia riducendo autonomamente l’utilizzo dei componenti interni.
Al contrario, dice Manweiler, “gli access point WiFi abilitati all’uso di SleepWell sono in grado di scalare i loro cicli di attività per sovrapporsi in maniera minima con gli altri, risultando in definitiva in promettenti guadagni energetici con effetti trascurabili sulle performance”.
Mettere a nanna i dispositivi WiFi allunga la durata della batteria, dice Manweiler, e il guadagno energetico stimato dal ricercatore si quantifica in un potenziale raddoppio della carica energetica a parità di condizioni di utilizzo.
Alfonso Maruccia