Il WiFi municipale gratuito è da tempo oggetto dell’interesse e dei progetti di numerose città , più o meno grandi, disseminate in diversi punti del globo. In molti ci hanno provato e in molti hanno fallito. La prima metropoli dotata di WiFi “libero” potrebbe però essere dietro l’angolo: Beijing, capitale della superpotenza cinese.
Tre anni, questo il tempo previsto per realizzare il progetto che dovrebbe portare nel 2011 alla consacrazione della più grande città cinese in materia di connettività, grazie ad un impianto senza fili sviluppato su tecnologie come WiFi, Mesh e WiMAX. Stando a quanto dichiarato dal Beijing Business Today sarebbero già pronti degli schemi per la copertura di molti distretti, non solo in zone centrali, ad esempio aree che ospitano uffici governativi, laboratori scientifici e tecnologici, nelle università, ma anche aree rurali dedicate all’agricoltura.
Una prima sperimentazione era stata effettuata già in occasione dei Giochi Olimpici ospitati a luglio proprio dalla capitale: per l’evento fu creata una rete apposita in grado, sulla carta, di coprire il segnale in alcune zone della città, in un’area stimata intorno ai cento chilometri quadrati. A dire il vero, come riportato dalle cronache locali, il segnale era in molti punti pressoché assente o altamente instabile. Nonostante ciò, finiti i giochi, la rete non è stata smantellata: è ancora attiva e in alcune zone è persino possibile captarne il segnale. La rete, denominata “CECT-CHINACOMM”, costituisce la struttura portante su cui sono previsti i lavori di ampliamento.
Riuscirà la Cina ad arrivare dove in molti hanno fallito? Difficile a dirsi, quel che è certo è che l’interesse per la rete nel paese è alle stelle: non a caso nei giorni passati i domini “.cn” sono divenuti il secondo dominio Internet più popolare, con oltre 174 milioni di domini registrati, sbaragliando la concorrenza del “.de” tedesco e del dominio “.net”, con una crescita del 76% rispetto allo stesso periodo del 2007. Un dato impressionante, ma che appare ridicolo se si analizza la percentuale relativa al periodo di tempo 2006/2007, che ha portato una crescita del 467%.
Un dato più che positivo che rende ancora più palesi le ragioni che possono spingere l’amministrazione di Pechino a realizzare la rete WiFi della capitale. Nonostante ciò e nonostante manchino ulteriori informazioni sulle modalità di realizzazione e delle sue caratteristiche strutturali, l’impresa cinese, per poter decollare senza intoppi, dovrà far fronte a diverse problematiche che hanno afflitto i predecessori. Primo tra tutti il fattore legato alla sicurezza , che potrebbe essere arginato seguendo la strategia di controllo e censura ormai nota in ogni angolo del web.
Se mai vedrà la luce, il progetto cinese sarà uno tra i più grandi e vasti esempi di WiFi municipale mai realizzati. Di certo gran parte dei precedenti tentativi effettuati in altre città, sia europee che statunitensi, non hanno dato gli esiti desiderati, perdendosi per strada fino ad abbandonarsi ad una lenta ed inesorabile morte . I motivi? Molteplici e diversi, tra costi di gestione e problemi relativi alla sicurezza. Ma il vero fattore chiave che potrebbe giustificare i precedenti fallimenti può risiedere proprio nella mancanza di un business model adatto a monetizzare un’iniziativa simile, in grado anche di giustificare l’investimento e i costi di manutenzione degli impianti.
Vincenzo Gentile