Da Milano passando per Roma fino ad arrivare a Firenze: l’Italia sembra ormai pronta, dopo aver finalmente liberalizzato il WiFi con l’abolizione del decreto Pisanu , a portare la banda larga ovunque .
Una nuova sfida digitale quella che si prepara ad affrontare la città di Firenze . Un progetto molto ampio con il quale si garantirà l’accesso a Internet per un’ora (o facendo 300MB di traffico) senza fili e in modo gratuito in tutti i locali, i bar e i ristoranti del centro storico, con una semplice registrazione al sito del Comune. Una bella idea che farà sicuramente piacere ai fiorentini ma anche ai tanti turisti in visita verso la “seconda capitale” d’Italia.
Per garantire una striscia di 7,5 chilometri di lunghezza e oltre 200 metri di larghezza di connessione , Palazzo Vecchio ha bandito una gara da un milione e mezzo di euro. Entro febbraio si conoscerà il nome del vincitore che provvederà, durante l’estate, ad installare le antenne in ognuna delle 14 fermate del tramvia che diffonderanno il segnale appoggiandosi a oltre 80 chilometri di fibra ottica sotterranea.
Il progetto prevede, inoltre , che oltre le 11 piazze fiorentine (da piazza Signoria a Santa Croce, da piazza Duomo a Santissima Annunziata) e ai due parchi, dove già da ottobre si beneficia del servizio wireless promosso dal Comune, si aggiungeranno altre cinque macro aree: Piazza Stazione, San Lorenzo e il mercato centrale, Murate, stazione delle Piagge alle Cascine, finanziate con circa 800mila euro in arrivo dalla Regione Toscana.
La data di scadenza finale per la realizzazione del progetto è prevista per il 15 novembre, entro la quale tutti i fornitori di servizi dovranno mettere a dispozione dei clienti l’accesso ad una connessione Internet prevista dal nuovo regolamento.
In particolare verso primavera ci sarà la scadenza per tutti i dehors, bar, ristoranti e locali che si trovano fuori dal centro, in autunno, invece, per l’area tutelata dall’Unesco.
Perplessità e critiche riguardano principalmente chi si occuperà della gestione del sistema WiFi, e quali saranno le regole da introdurre una volta conclusasi la fase di sperimentazione del progetto.
Raffaella Gargiulo