Con un Wiimote in mano si possono fare tante cose, compreso smettere di pensare al suicidio. Ian Huntley ha chiesto per sé la Wii, la console videoludia di Nintendo, e la direzione della prigione di Frankland (Inghilterra) in cui è recluso ha dato il via libera. Huntley, condannato all’ergastolo per l’omicidio di due ragazzine, ha più volte tentato di togliersi la vita: stando a fonti del carcere pare che la console lo aiuti a stare sereno e tranquillo, mentre i netizen urlano la propria indignazione sulle pagine del web.
Insistenti – secondo il personale del carcere – le richieste di una Wii, subito accontentate. Stando alle cronache questo sarebbe l’ultimo capriccio del detenuto, nella cui cella privata era già stato recapitato un Nintendo Gamecube. Ian vive nel lusso, vantando una cella privata full optional con tv color ed un lettore cd, vestiti da lui selezionati e un pasto decente tre volte al giorno. Il motivo di questo trattamento? Secondo il giornale scandalistico People.co.uk “la direzione è disperata dai continui interventi necessari per mandare a vuoto i suoi tentativi di suicidio. Dandogli una Wii, credono di poter distogliere la sua mente dal pensare di farsi del male”. A pagare le 179 sterline della console amata anche dalla Regina i soldi provenienti dalle tasse pagate dai contribuenti britannici.
Huntley ha già tentato tre volte di togliersi la vita in carcere, condotta che ha indotto i piani alti a suggerire al personale di trattare il prigioniero come uno di famiglia, parlandogli in tono amichevole, chiamandolo con il suo nome di battesimo piuttosto che mostro o assassino . Alcune delle guardie sono anche state invitate a giocare con il prigioniero per rendere più belle ed avvincenti le sfide. Stranamente non vi è alcuna notizia sui titoli disponibili nella cella del numero JG5778.
La notizia ha suscitato un vespaio di polemiche e critiche su diversi siti e blog: “The People non è una fonte molto attendibile, ma vista la situazione del sistema carcerario britannico, non sarebbe per me uno shock sapere che quanto scritto corrisponde al vero” – scrive ad esempio Jim Sterling su Destructoid . “Stando all’articolo, Huntley ha la propria TV ed un lettore CD mentre le guardie sono istruite su come coccolarlo. Se fosse vero, sarebbe cosa alquanto disgustosa, ma tristemente… non sarebbe uno shock”.
Vincenzo Gentile
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