Confinato tra le mura dell’ambasciata ecuadoriana a Londra, il founder di Wikileaks Julian Assange è ormai pronto a candidarsi alle prossime elezioni per il Senato australiano. In base ai dettami legislativi del Commonwealth Electoral Act (1918), i rappresentanti del celebre sito delle soffiate hanno ottenuto lo status di partito politico agli antipodi, con il nome Wikileaks Party .
Ancora pochi mesi e lo stesso Assange potrà testare l’elettorato australiano nella sua corsa al Senato, con la formazione di un vero partito politico che si batterà per la trasparenza e contro la corruzione. Resta da capire se il founder di Wikileaks potrà effettivamente volare in Australia per prendersi un posto in caso di vittoria. Al di là dei fiduciosi proclami, il Wikileaks Party potrebbe essere guidato da Leslie Cannold, tra gli intellettuali più in vista in terra aussie .
La candidatura di Assange non ha affatto convinto l’esperto John Wanna, docente di scienze politiche alla Australian National University di Canberra. In un’intervista rilasciata al quotidiano statunitense New York Times , Wanna ha sottolineato come quella di Assange sia una campagna elettorale fasulla, dal momento che il suo vero obiettivo non è di lavorare effettivamente in Senato, ma di potenziare la sua immagine presso l’opinione pubblica. ( M.V. )