WikiLeaks prende di mira la Russia?

WikiLeaks prende di mira la Russia?

Il sito fondato da Julian Assange pubblica una nuova trance di documenti riservati riconducibili allo spionaggio di Mosca. È la risposta a chi ha accusato Assange di essere filo-russo, ma gli esperti non sembrano impressionati
Il sito fondato da Julian Assange pubblica una nuova trance di documenti riservati riconducibili allo spionaggio di Mosca. È la risposta a chi ha accusato Assange di essere filo-russo, ma gli esperti non sembrano impressionati

WikiLeaks ha aggiornato l’archivio di documenti appartenente alla serie Spy Files con materiale che parla russo e fa riferimento diretto al tecnocontrollo del Cremlino, una mossa che molti già classificano come un tentativo dell’organizzazione no profit di smarcarsi dalle accuse di essere controllata direttamente dalle autorità di Mosca . Molte delle cose svelate nel nuovo leak erano già note, ma non mancano nuovi dettagli – almeno per chi sa leggere l’alfabeto cirillico.

I documenti di Spy Files Russia si concentrano in particolare su PETER-SERVICE, società di software per la fatturazione fondata nel 1992 a San Pietroburgo e poi diventata una delle principali fornitrici di software all’industria della telefonia mobile in Russia; in totale sono inclusi 209 documenti (34 documenti base presentati in diverse versioni) risalenti al periodo compreso tra il 2007 e il 2015.


I tool e gli apparati forniti da PETER-SERVICE sono utilizzati dalle agenzie di intelligence russe nell’ambito del programma System for Operative Investigative Activities (SORM o Система Оперативно-Розыскных Мероприятий in cirillico), un sistema di sorveglianza nazionale che prevede la raccolta dei metadati delle comunicazioni cellulari inclusivi di registrazioni su messaggi e chiamate, ID di dispositivo (IMEI, MAC) e di rete (IP), informazioni sulla torre cellulare e altro ancora. I dati vengono aggregati e viene poi garantito l’accesso tramite un sistema di ricerca onnicomprensivo.

Grazie alla legge Yarovaya approvata e firmata da Vladimir Putin l’anno scorso, le autorità russe hanno sostanzialmente obbligato gli Internet provider a una collaborazione stretta con la ritenzione delle comunicazioni (chiamate, messaggi, video, immagini) per sei mesi e l’archiviazione dei metadati per almeno tre anni. Nel caso di PETER-SERVICE, invece, sembra che l’azienda pietroburghese sia più che ben disposta a collaborare con la formulazione di offerte commerciali specifiche per le agenzie governative locali .

Wikileaks è da tempo nel mirino degli Stati Uniti a causa della pubblicazione delle email riservate del Comitato Democratico in occasione delle ultime elezioni presidenziali, con le autorità di Washington che in pratica considerano l’organizzazione di Assange come la facciata nordeuropea di un’operazione diretta dall’intelligence russa. Il leak Spy File Russia sarebbe quindi il tentativo di Assange e colleghi di smarcarsi dalle suddette accuse, un tentativo che tra l’altro non ha impressionato molto gli esperti che erano già a conoscenza dell’esistenza del programma SORM .

Alfonso Maruccia

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Pubblicato il
20 set 2017
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