Ad annunciarlo è stato un post apparso sul blog ufficiale della Wikimedia Foundation : l’intero portfolio di domini web gestiti dalla fondazione statunitense è stato definitivamente consegnato al controllo del provider MarkMonitor . Abbandonando, dopo “mesi di discussione”, il contestato GoDaddy.
Tempi duri per il registrar a stelle e strisce, dopo il caos scatenato dalle dichiarazioni pubbliche di supporto al famigerato Stop Online Piracy Act (SOPA). Numerose piattaforme – tra cui la fabbrica dei meme Cheezburger – avevano subito minacciato ritorsioni, paventando lo spostamento di migliaia di domini verso altri provider .
“Come quinto sito più visitato del Pianeta, la Fondazione tiene moltissimo alla gestione dei suoi domini”, si può leggere nel post pubblicato dalla Wikimedia Foundation . Il suo dipartimento legale avrebbe più volte espresso dei dubbi sull’effettiva validità di GoDaddy per i bisogni quotidiani di domini come quello di Wikipedia.
E la Foundation legata alla popolare enciclopedia libera ha chiaramente citato il caso SOPA tra le motivazioni alla base dello spostamento verso MarkMonitor . Dopo le dichiarazioni di supporto al disegno di legge, GoDaddy aveva cercato di limitare i danni con una repentina inversione di marcia. I preziosi domini di Wikimedia sono ora lontani.
Mauro Vecchio