Wiki Loves Monuments cresce e nel 2012 raggiunge tutto il pubblico mondiale. È questa la principale novità della terza edizione del concorso fotografico organizzato da Wikimedia Foundation . L’obiettivo di Wiki Loves Monuments è invitare le persone a fotografare monumenti e a caricare le immagini su Wikipedia . In questo modo la famosa enciclopedia libera potrà ottenere un archivio fotografico completo dei monumenti sparsi per il mondo, garantendosi così una panoramica unica sul patrimonio culturale globale .
Il concorso si svolge in due tempi: la prima fase avrà inizio nel settembre 2012 ed è organizzata in base a un modello “federale” poiché la legislazione del diritto di panorama varia da paese a paese. I vincitori delle diverse categorie verranno proclamati quindi su base nazionale. A ottobre scatterà la fase successiva e la competizione diventerà mondiale. La partecipazione è libera e gratuita e gli unici obblighi da rispettare sono il possesso di un indirizzo email e l’inserimento di volta in volta delle proprie fotografie su Wikimedia Commons , il sito della Wikimedia Foundation (WMF) nato per raccogliere immagini e file multimediali liberi. Wikimedia Commons offre anche la possibilità di aggiungere e tradurre le descrizioni per le immagini, in modo tale da rendere la conoscenza realmente a portata di tutti. Tutte le fotografie saranno messe a disposizione con licenza Creative Commons CC-BY-SA 3.0, che permette il loro uso anche per scopi commerciali con gli unici obblighi di segnalare l’autore e rilasciare a propria volta le opere con la stessa licenza.
Wiki Loves Monuments è nato nei Paesi Bassi nel 2010 e già nel 2011 è diventato un evento europeo. I numeri della scorsa edizione parlano chiaro: 18 paesi partecipanti, 5.000 concorrenti, per un totale di 165mila foto inviate a Wikipedia . Il vincitore della passata edizione è stato Mihai Petre, grazie alle sue immagini invernali del monastero Chiajna, che si trova nella periferia di Bucarest.
A differenza dello scorso anno, all’edizione 2012 parteciperà anche l’Italia . In un comunicato stampa rilasciato da Wikimedia Italia si sottolinea che “per evitare problemi burocratici legati al diritto di paesaggio e alla disponibilità dei beni culturali” si è scelto di focalizzare l’attenzione sulle opere “minori” perché “hanno necessità ancora maggiori di essere conosciute, prima ancora che valorizzate”.
Gabriella Tesoro