L’approccio adottato da Wikipedia per la crescita e il mantenimento dell’enciclopedia online ha fin qui decretato il successo dell’iniziativa, mettendo a disposizione di tutti per oltre vent’anni una risorsa importante, ma il modello è perfettibile. Per questo motivo è prevista l’introduzione di nuove regole sotto forma di un codice di condotta applicato a livello globale.
Un codice di condotta per Wikipedia
È il frutto del contributo di oltre 1.500 volontari da cinque continenti (e 30 lingue diverse). L’obiettivo dichiarato è quello di contrastare gli abusi e al tempo stesso supportare valori quali inclusione e diversità. Queste le parole di María Sefidari, numero uno del consiglio di amministrazione della Wikimedia Foundation.
Dobbiamo essere più inclusivi. Stiamo perdendo parecchie voci, stiamo perdendo le donne, stiamo perdendo i gruppi messi ai margini.
Le nuove regole mettono al bando qualsiasi forma di molestia, dichiarando guerra alla piaga dell’hate speech, alla pubblicazione di insulti, minacce o attacchi che prendono di mira caratteristiche personali così come agli interventi che rafforzano gli stereotipi. Di seguito il commento di Katherine Maher, direttore esecutivo della fondazione.
Si è innescato un processo di cambiamento all’interno delle community. È servito tempo per dar vita al supporto necessario a consultare le persone e comprenderne le priorità.
Via anche la disinformazione: notizie false o alterate non saranno le benvenute. Compito del team al lavoro su Wikipedia è quello di garantire che l’approccio non cambi quanto ha fin qui reso l’enciclopedia ciò che è, continuando a mantenerla libera e frutto di un lavoro collettivo. Ad oggi gli editor volontari nel mondo sono circa 230.000, coordinati da 3.500 amministratori.
Ora che il codice di condotta è definito, dev’essere applicato: Wikimedia intende farlo coinvolgendo in modo attivo e in ogni fase la propria community, anche attraverso la costituzione di task force dedicate. Ricordiamo che entro quest’anno è previsto anche il debutto del restyling per l’interfaccia desktop.