Non solo enciclopedie online: Wikipedia , secondo un recente messaggio di posta firmato dal suo fondatore Jimmy Wales, si dedicherà all’ acquisto di materiale protetto da copyright per facilitare la “liberazione” di cultura attraverso Internet. Wales si è appellato alla comunità di utenti affinché decidano “quali opere dovranno essere acquistate” avendo a disposizione un “budget di 100 milioni di dollari”.
“Sognate in grande”, ha detto Wales, “ed iniziate a pensare alle cose che vorreste acquistare con questi soldi”. Il fondatore della celebre enciclopedia collaborativa ha dichiarato: “Conosco qualcuno che può realizzare questi sogni”. Gli utenti potranno scegliere tra libri antichi , quotidiani, archivi governativi, raccolte fotografiche, documentari e persino software specialistici.
“Dovrete essere precisi ed anche un po’ coraggiosi”, ha scritto Wales nel messaggio, “vorrei che la comunità si mettesse a fare un po’ di brainstorming e realizzasse una lista di tutte quelle cose che, almeno per il momento, non siamo riusciti a rimpiazzare con succedanei gratuiti”. In definitiva, Wales fa intendere che la cultura autoprodotta, sebbene di qualità, potrebbe non riuscire a fare a meno della cultura appartenente al dominio del copyright.
Uno spazio apposito, chiamato Copyright Wishlist , è stato allestito sulla piattaforma Wikimedia affinché i partecipanti possano suggerire artefatti culturali da acquistare e “liberare”. I suggerimenti sono estremamente eterogenei: da chi propone l’acquisto di frammenti di DNA fino a chi vorrebbe “una piccola isola per fondare uno stato indipendente, senza alcuna normativa sul copyright”.
Tommaso Lombardi