Se in estate Tim Berners-Lee lo ha fatto con il codice sorgente del WWW, ora Jimmy Wales lo può fare con il suo primo edit di Wikipedia: trasformarlo in un NFT e venderlo all’asta. La vendita su Christie’s, con i rilanci possibili fino alla giornata del 2015.
Jimmy Wales mette all’asta l’origine dell’enciclopedia
L’iniziativa è stata messa in campo dal co-fondatore dell’enciclopedia libera al fine di raccogliere fondi da destinare a WT.Social, un social network definito come “non tossico” da lui stesso lanciato un paio di anni fa, dove la privacy degli utenti è in cima all’elenco delle priorità e non c’è spazio per l’azione talvolta discutibile degli algoritmi.
Il Non-Fungible Token in questione è quello visibile qui sotto, di fatto lo screenshot di ciò che era la piattaforma nel gennaio 2001. Basato sulla blockchain di Ethereum, include uno smart contract che garantisce al suo acquirente il pieno controllo su una pagina che sarà pubblicata online in modo da riprodurre l’originale, rendendolo accessibile a chiunque per potervi apportare modifiche (proprio come avviene con Wikipedia) che saranno annullate ogni cinque minuti tornando a mostrare semplicemente il messaggio Hello, World!
Una curiosità: non tutti sanno che Wikipedia è stato il secondo progetto di Wales finalizzato al lancio di una enciclopedia aperta, libera e partecipativa. Prima c’è stato quello relativo a Nupedia, messo in campo alla fine degli anni ’90, ma rimasto attivo solo per poco tempo poiché non capace di coinvolgere volontari e contributori.