L’ Arbitration Committee di Wikipedia ha bandito dal suo sito una lunga schiera di indirizzi IP utilizzati da appartenenti alla Church of Scientology, i quali nei mesi scorsi si sono resi protagonisti di editing non proprio rispettosi del regolamento interno, di cui la neutralità è uno dei punti fondamentali. La risoluzione del comitato è passata con dieci voti a favore e un solo astenuto, ponendo quindi fine ad un dibattito aperto lo scorso 11 dicembre.
Secondo uno degli admin questa decisione drastica è la conseguenza delle azioni compiute da una miriade di utenti affiliati a Scientology che operavano attraverso pochi indirizzi IP. I gestori dell’enciclopedia avevano notato un costante cambiamento dell’IP di alcuni contributor: un comportamento che ha evidentemente destato sospetti nei loro confronti. Inizialmente la corte aveva valutato l’idea di impedire a queste persone solamente di modificare articoli in cui viene menzionata la dottrina di Hubbard ma una soluzione simile avrebbe richiesto un impegno enorme da parte degli amministratori e pertanto è stata rigettata.
Secondo quanto dichiarato da un rappresentante di Wikipedia la decisione del comitato ha preso forma dopo un periodo di attenta revisione. Inoltre si è tenuto a precisare che non si è trattato di un’epurazione in stile Silla Felix . Sono stati bannati anche alcuni utenti anti-Scientology , colpevoli di aver inserito contenuti di parte: “Nella maggioranza dei casi si trattava di biografie di personaggi ancora in vita – viene spiegato – che venivano modificate di continuo favorendo o meno la persona in oggetto a seconda dello schieramento di appartenenza”.
Tuttavia anche se non vi è alcuna prova concreta che i devoti agissero su istruzione diretta dai piani alti della chiesa vi sarebbe la testimonianza di un ex appartenente alla Church of Scientology, il quale afferma l’esistenza di un ufficio preposto alla rimozione dalla Rete di materiale non autorizzato riguardante Scientology, oltre alla censura di ogni critica negativa nei suoi confronti. All’inizio dello scorso anno avevano tenuto banco i vari episodi della guerra informatica , ma non solo, intrapresa da Anonymous nei confronti di Scientology.
Ciò che appare quindi essere un severo richiamo al rispetto delle regole non è andato giù a David Miscavige, storico CEO di Scientology, il quale oltre a condannare la sentenza emessa da Wikipedia intravede le avvisaglie di un nuovo olocausto.
Giorgio Pontico