Wikipedia vuole impedire che qualcuno si approfitti dei link dall’enciclopedia collaborativa per manipolare la popolarità del proprio sito ( spamdexing ): ma i tag nofollow introdotti da Google e usati per rimuovere a monte questa possibilità valgono per molti, ma non per tutti, e ciò non sembra piacere.
Lo rileva Techcrunch , che se la prende con la policy di Wikipedia. La definisce “controversa”, perché i siti della comunità Wiki sono esclusi dal nofollow, e i link da Wikipedia valgono loro pagerank utile per salire negli indici di Google.
Il ragionamento di base è che si tratti di un mezzuccio per favorire la “famiglia Wales”, dal nome di Jimmy Wales, fondatore di Wikipedia e promotore di numerose wiki-iniziative.
In quest’ottica viene anche letto il gesto con cui Wales, a prescindere dal parere della community di Wikipedia che bocciava già nel 2005 l’uso dei nofollow, a gennaio ha deciso di introdurli . Un “over-ruled” di stampo tennistico, che però Wales ha recentemente sconfessato, confermando semplicemente il suo impegno nella lotta allo spam.
Insomma, l’ Interwiki link è tollerato, il resto no. Tanto rumore per nulla, secondo alcuni utenti della community… perché di fatto anche questa “trovata” non sarebbe in grado di produrre alcun vero beneficio. Chissà cosa ne pensano gli “esclusi” del nofollow.
Dario d’Elia