Il sistema di revisione trasparente e di mutuo appoggio sul quale si regge l’enciclopedia libera sembra non bastare. Esistono mailing list segrete nelle quali alte gerarchie potenti e timorose decidono delle sorti dei contributori che partecipano al magmatico patrimonio di cultura che scorre in Wikipedia.
È The Register ad aver puntato i riflettori della cronaca su una vicenda che da giorni sta sollevando un polverone fra le pagine di discussione dell’enciclopedia libera. A spingere i contributori ad azzuffarsi, a far emergere il lato oscuro dell’enciclopedia libera, sarebbe stato una messa al bando ingiustificata, decisa dagli alti amministratori dell’enciclopedia libera senza essersi consultati con la comunità.
A spingere per il bando, Durova , una admin che riteneva che l’utente in questione, nome in codice !! , fosse un infido contributore intenzionato a sabotare l’enciclopedia minandola dall’interno. Nel pubblico tentativo di far bandire l’utente, Durova aveva messo in luce l’abitudine al turpiloquio e l’operato vandalico di !! . Affermazioni non condivise da alcuni utenti, convinti che !! fosse un wikipediano onesto e volenteroso. Durova aveva loro ribattuto di essere in possesso di informazioni capaci di stroncare !! , informazioni che però non avrebbero potuto essere rese pubbliche.
L’epurazione sarebbe infatti stata discussa e decretata nell’ambito di una mailing list privata e sconosciuta ai più , ospitata sui server di Wikia , la creatura for profit di Jimmy Wales. Durova avrebbe espresso le sue perplessità al consesso di amministratori e avrebbe premuto per l’esclusione: sospettava che !! agisse sotto mentite spoglie per conto di una delle comunità di detrattori che tentano di squalificare l’enciclopedia libera. I mandanti lo avrebbero incaricato di sabotare l’enciclopedia libera per dimostrarne l’inaffidabilità e la faziosità.
Ma l’email è stata ripubblicata da un amministratore della comunità dei wikipediani, disvelando le trame che si infittivano nei canali paralleli utilizzati dai potenti e fomentando indignazione e scandalo fra gli utenti. Tanto più che il nemico contro il quale combatteva Durova non era che un avversario immaginario, costruito su timori e insicurezza : è stato dimostrato che !! è un utente qualificato e appassionato e così è stato reintegrato. Un falso positivo , si è giustificata Durova. “Il problema è che gli amministratori si imbattono nei falsi positivi nel 90% dei casi” ha spiegato un ex-amministratore a el Reg .
Nel frattempo Durova si è dimessa: deve aver riconosciuto che l’ atteggiamento paranoico che l’ha portata a sospettare di !! ha semplicemente fatto il gioco dei rumorosi cani da guardia dell’enciclopedia libera che da tempo assumono che Wikipedia non sia una comunità ideale, regolata da un armonico e democratico dibattito, ma che le gerarchie impugnino e abusino dei loro poteri a spese dei contributori che credono nel fluire della conoscenza in rete.
WikiTruth ha infatti ripubblicato la sua email e Wikpedia Review ha sezionato e alimentato lo scandalo fin dalle sue prime fiammate.
Ma nemmeno il fondatore Jimbo Wales sembra aver compreso appieno come sfruttare la trasparenza di Wikipedia: se nella discussione relativa allo scandalo ha tentato di placare gli animi e di ridimensionare la questione, The Register sottolinea come sia intervenuto duramente nei confronti dell’utente che ha ripubblicato l’email segreta di Durova per denunciare che l’enciclopedia non è così libera come si proclama.
Gaia Bottà