Da quando non è più alla guida di Microsoft, Bill Gates si è donato anima e corpo alla causa dei più deboli, per proteggere l’umanità contro autentici flagelli come la malaria e l’AIDS. Se prima cullava sistemi operativi, l’uomo più ricco del mondo pare ora impegnato a prendersi cura dei bambini dei paesi in via di sviluppo, investendo con decisione nella ricerca attraverso la Fondazione che porta il suo nome e quello della moglie Melinda. Una continua lotta per migliorare le condizioni di vita di chi soffre, confermata durante una lunga intervista a New York.
Gates è intervenuto durante l’ultimo meeting di 92nd Street Y , centro culturale della Grande Mela che lo ha invitato per un colloquio con Matthew Bishop di The Economist . Al centro della discussione, l’impegno sempre più filantropico dell’ex-presidente Microsoft, rinforzato da un ottimismo di fondo dello stesso Gates sul futuro della salute globale nel mondo. L’obiettivo primario di Gates, infatti, è la concentrazione della maggior parte dei capitali a disposizione della fondazione – tra cui più di 30 miliardi di dollari da parte dell’imprenditore Warren Buffett – sulla ricerca per i vaccini .
Cure che vanno trovate, anche sperimentando trattamenti alternativi come quello recentemente sostenuto delle gomme da masticare e della cioccolata liquida. Gates si è dichiarato profondamente ottimista sulla possibilità di essere ancora in vita nel momento in cui cure adeguate verranno trovate; fiducioso sul fatto che entro il 2025 la malaria potrebbe smetterla di mietere vittime . D’altra parte, ha spiegato Gates, si tratta degli stessi tempi d’attesa della ricerca sul riconoscimento vocale e sulla robotica, sperimentata da tempo in casa Microsoft.
Nel prosieguo dell’intervista, Gates ha spiegato che ci saranno significativi miglioramenti nell’ambito dell’ istruzione online , precisamente entro soli cinque anni. Secondo il suo punto di vista, ognuno sarà presto in grado di avere accesso ai testi in Rete, superare gli esami e avere la stessa credibilità professionale di un normale corso di quattro o cinque anni all’università. Infine, Gates ha dichiarato che, se potesse, aiuterebbe il mondo a debellare la minaccia del terrorismo internazionale, della proliferazione nucleare e della corruzione nei governi degli stati dell’Africa.
Un Bill Gates in versione superman , dunque, che non ha risparmiato gli operatori di Wall Street, accusati di fare decisamente troppi soldi. Sarebbe questo un problema arduo da risolvere, dato che spesso le decisioni del governo vanno a metterci direttamente il naso. Gates se l’è presa in modo particolare contro una legge statunitense del 1993 che ha imposto un limite minimo salariale di 1 milione di dollari per poter poi detrarre le tasse dai salari stessi dei dirigenti.
Non si sa se proprio 1 milione di dollari sia la cifra giusta, ma di verdoni ne guadagnerà abbastanza lo sconosciuto che si è recentemente aggiudicato per la cifra di 35mila dollari un tour guidato presso la casa di Bill Gates sulle rive del Lago Washington, fuori Seattle. L’anno scorso, lo stesso tour della stessa casa era stato conquistato per 8600 dollari, da donare poi ovviamente in beneficenza. Evidentemente, per vedere il posto dove vive un vero filantropo, ora bisogna sborsare qualcosina in più.
Mauro Vecchio