In un futuro tutt’ora ipotetico, dicono i più, la banda larga farà soprattutto rima con le connessioni wireless di quarta generazione. E mentre in Italia è ancora complicato districarsi tra le varie offerte 3G, nel resto del mondo le due principali concorrenti allo switch generazionale verso il 4G (WiMAX ed LTE) affilano le armi: conquistano utenti e più in generale pongono le basi per un confronto commerciale che si preannuncia degno di attenzione, con auspicabili ricadute positive per le finanze degli internauti.
Tra i successi conquistati sul campo WiMAX potrà entro breve contare la interconnessione completa di San Marino, dove l’operatore Telenet ha in questi giorni avviato l’installazione delle antenne necessarie a fornire tutta la connettività wireless necessaria ai 31mila abitanti dei 60 chilometri quadrati del territorio del piccolo stato. Il network “permetterà al paese di essere più competitivo verso l’esterno e darà un notevole impulso all’egovernment”, dice l’amministratore delegato di Telenet Donato Maiani.
Per ora sono state installate quattro antenne delle nove previste in totale, e la rete 4G già copre i bisogni di metà della popolazione sanmarinese. Il progetto dovrebbe arrivare al completamento entro il prossimo mese di maggio. Spostando l’attenzione dal Vecchio Continente agli States, il WiMax estende le proprie maglie anche sul problematico territorio statunitense.
Negli Stati Uniti il numero di persone coperte dal segnale WiMAX ammonta a 47 milioni (sui 620 milioni di interconnessi globalmente), ma le previsioni descrivono una vera e propria esplosione sino a 120 milioni di utenze attive entro la fine del 2010. L’obiettivo potrebbe non essere frutto di semplice marketing promozionale in virtù degli sforzi in cui si stanno prodigando gli operatori , con Sprint che starebbe per avviare l’installazione di hot spot WiMAX a ridosso degli ipermercati Wal-Mart sparsi per tutto il territorio USA.
Il WiMAX si espande, ma deve fronteggiare il crescente interesse dei maggiori carrier mondiali per la tecnologia nota come 3GPP Long Term Evolution (LTE), un sistema “pre-4G” che però offre la praticità di non dover ricorrere a un upgrade hardware totale fornendo velocità di connessione di tutto rispetto (“almeno” 100 Megabit/sec. in downstream e 50 Mbps in upstream) per singola cella.
LTE potrebbe scalzare il WiMax come tecnologia d’elezione per la banda larga mobile , soprattutto dopo l’impegno preso da China Telecom per l’installazione di servizi basati sul suddetto network LTE. L’impegno di China Telecom (il più grande operatore cinese, controllato dallo stato) ha portato quest’ultimo tra le larghe braccia della GSM Association (GSMA) assieme a KDDI e Verizon Wireless, e l’organizzazione si è affrettata – per bocca di Alex Sinclair – a incensare il monopolista asiatico perché quest’ultimo “sarà tra i primi operatori a lanciare servizi commerciali LTE”.
Alfonso Maruccia