Roma – Anche se qualcuno dice il contrario il WiMax porta con sé la promessa di una digital revolution , al punto che i big della rete e dei contenuti statunitensi sembrano pronti a mettere insieme le proprie risorse per dar vita ad un network WiMax nazionale .
Cifre e nomi dei coinvolti parlano molto chiaro. Comcast: 1 miliardo di dollari. Time Warner Cable: 500 milioni. Bright House Networks: tra 100 e 200 milioni. Intel: 1 miliardo. Google: non si sa, scrive GigaOm . Sorvolando sui dobloni di Mountain View – che ha voluto perdere il treno dei 700 MHz e, quindi, delle distanze medio/lunghe – si tratta di un investimento poggiato su una cifra complessiva oscillante tra 2,6 e 2,7 miliardi di dollari (circa 1,7 miliardi di euro).
Con questi pochi spiccioli il consesso dei giganti vorrebbe affidare a Sprint-Nextel e Clearwire la creazione di un network WiMax nazionale , rilanciando così un business dal quale proprio quelle due imprese, lo scorso novembre, avevano preferito restare fuori .
Nessun dubbio dunque sul valore del WiMax. Stando a quanto riferisce il Wall Street Journal , sarebbe intendimento comune siglare l’accordo prima dell’avvio del CTIA Wireless 2008 , l’evento programmato per la prossima settimana.
Dal punto di vista finanziario però qualcuno storce il naso. Il Financial Times , infatti, esprime perplessità sui tempi di attuazione: si tratta di una transazione molto complessa e, secondo le fonti del quotidiano, potrebbe richiedere da 12 a 24 mesi per essere conclusa, a seconda della complessità dell’intesa da raggiungere.
Marco Valerio Principato