WiMAX, ovverosia lo standard che dovrebbe rappresentare la quarta generazione delle tecnologie di interconnessione wireless, non avrebbe futuro. Lo sostiene IDC , che evidenzia come i provider siano pronti a buttarsi a capofitto nell’avventura LTE . Nella cui attesa aumentano la concorrenza e le offerte di connettività allettanti negli States.
Secondo IDC, la guerra commerciale fra WiMAX e LTE per il salto generazionale del traffico dati senza fili verrà in ultima istanza vinta da quest’ultima. WiMAX ha recentemente incrementato la sua lentissima crescita nell’offerta di operatori e produttori di dispositivi, alcuni dei quali hanno ben pensato di coalizzarsi per gettare le basi della prossima revisione dello standard WiMAX 2.
Ma LTE fa gola ai provider di telefonia mobile, soprattutto perché la sua implementazione non obbliga ad accollarsi la sostituzione o il sostanzioso aggiornamento dell’hardware di trasmissione già attivo nel veicolare le reti 3G (UMTS in primis). IDC prevede che per la fine del 2011 i fondi spesi su LTE surclasseranno quelli per WiMAX e l’intero mercato LTE varrà 8 miliardi di dollari entro il 2014.
La stragrande maggioranza dei carrier supporta LTE ma c’è chi come Bill Morrow, CEO di Clearewire , intravede un futuro in cui le due tecnologie concorrenti finiranno per coesistere in una “grande famiglia felice”. Non è d’accordo il CEO di Verizon, che ha invece scelto di sposare LTE.
Quel che è certo è che a guadagnarci, nella gran confusione che contraddistingue il mercato (statunitense in primis) delle comunicazioni telematiche su reti wireless, sarà soprattutto l’utente . Prova ne sia il fatto che T-Mobile ha appena deciso di eliminare il limite di banda da 5 Gigabyte mensili dal suo servizio su rete HSPA+ . Che guarda caso viene specificata in una revisione inferiore (“Release 7” del 2007) dello standard di comunicazione “Long Term Evolution” (LTE) propriamente detto (“Release 8” del 2008) come sancito dal consorzio 3GPP .
Alfonso Maruccia