Roma – Ormai dovrebbe essere più che certo: come preannunciato da settimane , con il mese di luglio si darà avvio in Italia alla sperimentazione sul campo della connettività a banda larga wireless conosciuta come WiMax, tecnologia con elevata velocità di trasmissione (fino 70 Mb/s in entrambe le direzioni) che potrebbe rappresentare la speranza e la soluzione per coloro che non possono giovarsi della copertura “wired” dell’ADSL.
Lo standard WiMax è già una realtà fuori dal nostro paese: il pubblico di Francia, Svezia e Spagna già lo conosce.
La pole position italiana dei soggetti in grado di offrire tecnologie e prodotti per partire con la sperimentazione è condivisa da due aziende: ad Alvarion si affianca infatti Siemens , che gioca quindi d’anticipo, dichiarandosi pronta per luglio, contrariamente a quanto dichiarato poco tempo fa (si parlava di ottobre).
Dopo la presentazione, a febbraio, della prima soluzione WiMax end-to-end, interamente sviluppata nei laboratori italiani di Cassina dè Pecchi (Milano), e l’illustrazione di un progetto di copertura nazionale, esposto lo scorso mese (con previsione di investimenti di 200-300 milioni di euro, installazione di 2000 – 3000 stazioni radio-base e tempi di realizzazione compresi tra uno e due anni), Siemens si propone quindi in grande spolvero e forma sul nuovo campo d’azione.
Molta soddisfazione è stata espressa da Luigi De Vecchis, CEO di Siemens Com Italia: “Siamo particolarmente soddisfatti di poter iniziare questa sperimentazione che ci vedrà impegnati con trial in alcune zone del territorio italiano e che coinvolgerà, insieme a noi, i maggiori operatori di telefonia e alcune Pubbliche Amministrazioni. Ritengo inoltre estremamente significativa la partecipazione ai trial di Infratel , agenzia nazionale per lo sviluppo della larga banda ed il superamento del digital divide”.
La sperimentazione aveva dovuto attendere che il Ministero della Difesa rendesse libere alcune frequenze, affinché il Ministero delle Comunicazioni , supportato dalla Fondazione Ugo Bordoni , le potesse assegnare agli operatori interessati.
Si tratta di alcuni segmenti nello spettro compreso tra 3,4 e 3,6 GHz nelle regioni Piemonte, Valle d’Aosta, Sicilia, Sardegna, Abruzzo e nelle aree di Milano,
Parma, Arezzo e Roma.
Siemens sarà inizialmente coinvolta nelle sperimentazioni nel nord Italia, per poi prendere parte alle attività di quasi tutte le zone rese disponibili dal Ministero. Nel frattempo darà inizio alle verifiche di interoperabilità nell’unico centro autorizzato dell’ente di standardizzazione WiMax Forum: il CETECOM a Malaga.
Dario Bonacina