Roma – Procede l’iter della gara WiMax. Iniziata lo scorso mercoledì, è terminata la fase di apertura delle buste contenenti le offerte iniziali per l’assegnazione dei diritti d’uso delle frequenze per il BWA (Broadband Wireless Access) nella banda 3,4-3,6 GHz. Lo ha comunicato ieri il Ministero delle Comunicazioni , aggiungendo che “sono pervenute 179 offerte iniziali valide per tutti i 35 diritti d’uso (14 macroregionali e 21 regionali/provinciali)”.
“Allo stato attuale – spiega una nota diffusa dal ministero – non vi sono aree per le quali sia stato possibile procedere all’assegnazione immediata dei diritti d’uso e quindi si procederà ovunque alla fase d’asta coi miglioramenti competitivi”. Si parla dunque di rilanci con cui le aziende che competono nelle medesime zone dovranno, nella seconda fase della gara, superare i propri competitor. Rilanci che avverranno senza esclusioni di colpi: nessuno nella seconda fase potrà cercare frequenze in aree in cui la propria offerta aperta in questi giorni non abbia avuto il via libera.
I plichi pervenuti erano in totale 255. “L’ammontare totale delle offerte migliori, pari all’introito della gara se l’intera procedura fosse terminata qui, è pari ad Euro 49.800.000 ” si legge ancora nel comunicato.
“La riduzione del digital-divide e il diritto a Internet veloce – ha dichiarato il Ministro Gentiloni – sono fra gli obiettivi strategici dell’Italia per i prossimi anni, traguardo indispensabile perché la diffusione della banda larga si affermi come il nuovo servizio universale del XXI secolo. Le frequenze WiMax saranno tra gli strumenti più efficaci per il raggiungimento di questo traguardo. L’interesse che si è manifestato per la gara, con offerte iniziali su tutti i lotti di frequenze, è un segnale incoraggiante per la fase successiva”.
La prossima fase avrà luogo il 13 febbraio, con la vera e propria asta con i rilanci a cui parteciperanno gli operatori ammessi alla gara ( qui l’elenco completo).
Dario Bonacina