La notizia è di quelle che non passano inosservate: Winamp si prepara a un ritorno in grande stile. Da lettore musicale per eccellenza, pressoché onnipresente sui computer di fine anni ’90 alle prese con i primi MP3 da masticare, il brand troverà nuova vita sotto forma di una piattaforma-aggregatore per lo streaming musicale. La filosofia rimane la stessa di sempre, ben riassunta in un claim divenuto ormai identificativo di un’era tecnologica.
Winamp: it really whips the llama’s
Winamp, dagli MP3 allo streaming
La storia di Winamp prende il via nel 1997, con il rilascio della prima versione da parte del team Nullsoft, acquisito due anni più tardi da AOL. Dopo aver conosciuto un successo forse inatteso dai suoi stessi autori, il programma perde via via il suo pubblico, anche a causa dell’avvento di soluzioni più avanzate e di una sempre più capillare diffusione dello streaming. L’ultimo aggiornamento della versione ufficiale è datato 2013. Ciò che rimane della società passa nel 2014 nelle mani di Radionomy.
Nonostante i tempi bui, la community legata al progetto non si è mai sfaldata, collaborando anzi all’iniziativa WACUP (WinAmp Community Update Project) per continuare a rilasciare update. Il numero di utenti mensili a livello globale è stimato in circa 100 milioni. La notizia odierna, riportata inizialmente dalla redazione di TechCrunch, è stata ripresa dal profilo social ufficiale del gruppo a conferma della sua veridicità. L’intervento di Alexandre Saboundjian, CEO di Radionomy, fa parzialmente luce su quanto bolle in pentola.
Ci sarà una versione completamente nuova il prossimo anno, basata sull’eredità di Winamp, ma con un’esperienza d’ascolto del tutto nuova. Potrete ascoltare gli MP3 che avete a casa, ma anche sul cloud, i podcast, le stazioni radio in streaming o le playlist generate. Le persone vogliono una singola esperienza. Penso che Winamp sia il player perfetto per offrire questo a tutti. E vogliamo che gli utenti l’abbiano su ogni dispositivo.
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Aggiornamenti delle app
Nei prossimi giorni, più precisamente giovedì 18 ottobre, verrà rilasciata la versione 5.8 delle applicazioni desktop di Winamp, già protagonista di alcuni rumor. Un update che elimina alcuni problemi di incompatibilità con le piattaforme più recenti (dopotutto, la release precedente 5.666 è di cinque anni fa).
La novità più importante farà però il suo debutto nel corso del 2019, con l’arrivo di Winamp 6 su Android e iOS. I dettagli sono ancora pochi e vaghi, ma come detto in apertura sarà una sorta di aggregatore per i vari servizi di streaming in circolazione e per le fonti dei contenuti audio.
Immaginiamo dunque vi si possa connettere l’account di Spotify così come quello di Apple Music o Google Play Musica, senza dimenticare i feed relativi ai podcast, le stazioni radiofoniche e l’intero archivio di brani salvati in locale o su qualche server cloud, così da accedere a ogni brano, album o playlist attraverso un’unica interfaccia, da qualsiasi dispositivo. Al momento nessuna tempistica nemmeno indicativa per il debutto, tutto ciò che possiamo fare è affidarci al lama che dal sito ufficiale promette l’arrivo di importanti novità.