Il rilascio del codice sorgente dello storico player multimediale Winamp si sta rivelando decisamente caotico, molto più di quanto ci si potesse aspettare. L’impressione è quella che chi si è occupato della cosa nel team di Llama Group non fosse perfettamente e totalmente competente sul da farsi.
Winamp: anomalie nel codice sorgente
Il codice è arrivato a fine settembre su GitHub, ma con una licenza molto restrittiva. Il sorgente di Winamp Legacy è infatti protetto dalla “Winamp Collaborative License” o WCL, in versione 1.0.1, per cui è possibile apportare modifiche al codice, ma non può essere ridistribuito da altri al di fuori di Winamp/Llama Group stessa. In altri termini, eventuali contributi al codice vanno solo a beneficio di Winamp. Nonostante ciò o forse proprio per questo, il codice è stato forkato oltre 2.600 volte.
Dal forking e dalla conseguente analisi dettagliata del codice sorgente sono venute a galla alcune anomalie, che mettono in evidenza principalmente quattro cose:
- Il repository sembra includere codice e strumenti proprietari di terze parti, tra cui Intel e Microsoft;
- Pare che sia stato condiviso inavvertitamente anche il codice sorgente dei server SHOUTcast, un protocollo di streaming multimediale sviluppato sempre dai creatori originali di Winamp, l’azienda che si chiamava Nullsoft;
- Il repository pare includere ampie porzioni di codice di altri progetti, protetti da licenze più robuste. Ad esempio pare che una libreria protetta da GPL (GNU Public License) sia stata modificata e incorporata in Winamp, in apparente violazione della GPL.
- I file critici sono stati rimossi, ma in maniera errata, per cui chi conosce le meccaniche di GitHub può continuare ad accedervi senza particolari difficoltà.
Come suggeriscono le persone nei molti, moltissimi thread su GitHub, la codifica ha fatto tanta strada dal periodo di massimo splendore del player multimediale dell’era di Windows 98, ma in tal senso Winamp sembra non essere riuscito a stare al paso con i tempi.