Wind e H3G, fusione senza ostacoli

Wind e H3G, fusione senza ostacoli

Parere favorevoli dal Mise e da Agcom: l'operazione di concentrazione non supera il tetto del 20 per cento del Sistema integrato delle comunicazioni e il 40 per cento del fatturato globale. Tim e Vodafone avranno un nuovo grande competitor
Parere favorevoli dal Mise e da Agcom: l'operazione di concentrazione non supera il tetto del 20 per cento del Sistema integrato delle comunicazioni e il 40 per cento del fatturato globale. Tim e Vodafone avranno un nuovo grande competitor

La fusione fra Wind e H3G si farà . La certezza arriva dall’approvazione dell’operazione da parte di Agcom e del Mise. Hutchinson e Vimpelcom, le due società che controllano i marchi di telefonia mobile, creeranno una joint venture paritetica, nella quale, cioè, ognuna di loro parteciperà per il 50 per cento. Entro la fine del 2016 , pertanto, le due compagnie ne formeranno una sola. I pareri favorevoli delle autorità italiane sono stati accolti con entusiasmo dalle aziende coinvolte, le quali hanno tenuto a sottolineare come la fusione “porterà grandi investimenti in infrastrutture digitali in Italia, benefici a consumatori e aziende e sbloccherà un valore significativo attraverso le sinergie”.

Il parere di Agcom, pubblicato il 24 ottobre sul sito dell’Authority, stabilisce che la fusione dei gruppi telefonici H3G e Wind non supera i tetti antitrust italiani , quindi non verrà aperta un’istruttoria sulla vicenda. Agcom spiega che “le società partecipanti all’operazione non conseguono ricavi nel settore delle comunicazioni elettroniche superiori al 40 per cento dei ricavi complessivi”. La nuova società non supera neanche il tetto del 20 per cento dei ricavi del Sistema integrato delle comunicazioni, il fatturato complessivo in Italia.

“L’operazione in esame – si legge nella delibera dell’Agcom – ha ad oggetto la creazione di una joint venture, attraverso la società Hutchinson 3G Italy Investments S.à r. l., controllata congiuntamente dalle società Hutchison Europe Telecommunications S.à r.l. e Vimpelcom Luxembourg Holdings S.à r.l. su base paritaria, al fine di realizzare l’integrazione delle attività italiane delle suddette società nel settore delle telecomunicazioni. In una seconda fase sarà realizzata la fusione per incorporazione della società Wind Acquisition Holdings Finance S.p.A. in 3Italia S.p.A. e della società Wind Telecomunicazioni S.p.A. in H3G S.p.A. Pertanto, all’esito dell’operazione, la joint venture Hutchinson 3G Italy Investments S.à r. l. controllerà indirettamente e interamente H3G S.p.A. e Wind Telecomunicazioni S.p.A.”.

Vista la notevole rilevanza, l’operazione di concentrazione era stata notificata a settembre all’Antitrust comunitario. La Commissione UE l’ha approvata seppure ad alcune condizioni , imponendo cioè la cessione di alcuni asset. Mentre il parere delle autorità italiane è obbligatorio, ma non vincolante. L’atto di rinuncia ad avviare una istruttoria potrà, comunque, essere impugnato di fronte al TAR del Lazio entro 60 giorni dalla sua notifica.

Con l’unificazione delle attività di Wind e H3G nascerà un grande gruppo di telefonia mobile, in grado di competere con Tim e Vodafone in termini di fatturato e di clienti (che, sommati, risultano oggi ben 31 milioni).

Pierluigi Sandonnini

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Pubblicato il
26 ott 2016
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