Roma – Ha ricevuto tre multe nell’arco di un mese, ma nessuno le ha tolto i punti dalla patente. Non si tratta di un automobilista particolarmente indisciplinato e recidivo, ma di Wind-Infostrada : l’ Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato ha comminato all’operatore un’ammenda di 29.100 euro per pubblicità ingannevole.
E’ la terza volta che l’azienda dell’Arancia cade nelle maglie dell’Antitrust per pubblicità ingannevole nel nuovo regime sanzionatorio: in novembre era stata multata di 14.500 euro ] per l’offerta “Tuttoincluso” e, a metà dicembre, nuova multa di 21.600 euro , per la reclamizzazione della promozione “Autoricarica”. La nuova decisione del Garante della Concorrenza, contenuta nell’ultimo bollettino settimanale , si riferisce all’offerta “Wind – Happy City”, oggetto di una telepromozione andata in onda nel mese di maggio 2005 durante la trasmissione televisiva “La Corrida”.
Il Garante, che si è avvalso anche del parere dell’ AGCOM , riferisce che nel dialogo tra i due protagonisti Mike Bongiorno e Gerry Scotti, per descrivere l’offerta sono adottate affermazioni del seguente tenore: “Tanto ho Happy City di Infostrada (…) con Happy City di Infostrada posso fare gratis tutte le telefonate che voglio nella mia città di giorno e di notte per sempre! Allo stesso canone che paghi a Telecom Italia. In più parli gratis in città. Ascoltami! Abbonati anche tu a Infostrada. Chiama il 159!”. Mentre in sovraimpressione scorreva un messaggio per alcuni secondi con la condizione: “Fino a 600 minuti di chiamate locali comprese nel canone”.
Inoltre, nella televendita sono stati pronunciati altri slogan: “Passo a Infostrada perché è l’unico operatore che ti permette di parlare gratis. Infatti scegliendo Happy city di Infostrada posso fare gratis tutte le telefonate che voglio nella mia città! Di giorno, di notte! Per sempre!”.
L’Autorità rileva che le informazioni relative alle caratteristiche essenziali dell’offerta sono rese in maniera contraddittoria: l’utilizzo della locuzione “in più” posta fra le affermazioni “posso fare gratis tutte le telefonate che voglio” e “gratis in città” indurrebbe a ritenere che vi siano differenti componenti dell’offerta, che invece ha carattere di “unitarietà”, e il limite di 600 minuti riportato nel testo scorrevole contrasta con l’espressione “tutte le telefonate che voglio nella mia città di giorno e di notte per sempre”. “Per tale motivo”, conclude il Garante, “il messaggio in esame appare ingannevole nella misura in cui lascia intendere che si possa usufruire di un numero illimitato di chiamate al prezzo del canone corrispondente al canone Telecom”. Ma anche il testo scorrevole che esplicita il limite di 600 minuti viene giudicato insufficiente per una corretta informazione: “I caratteri grafici adottati appaiono eccessivamente ridotti e la durata del passante (10 secondi) è limitata se confrontata con quella complessiva della telepromozione (pari a tre minuti)”.
Con l’ultima ammenda, l’ammontare delle multe comminate a Wind nell’ultimo mese ha raggiunto quota 65.200 euro. Un “montepremi” non invidiabile per Wind, che però non è attualmente l’unico operatore ad essere degno dell’attenzione dell’Antitrust. Sono stati avviati due procedimenti, per valutare un’eventuale sanzione, anche contro altri due “sorvegliati speciali”, TIM e Vodafone , per non aver rispettato l’ordine di sospensione di alcune pubblicità ingannevoli, deciso dall’Autorità la scorsa estate, in relazione alle offerte “TIM 1xtutti” (la cui reclamizzazione era stata sospesa con il provvedimento n. 14617 del 4 agosto 2005) e “Passa a Vodafone – 600 euro di telefonate in regalo” (pubblicità sospesa con il provvedimento n. 14675 del 6 settembre 2005).
Dario Bonacina