Milano – Niente da fare, la vertenza tra Wind e i suoi lavoratori sul fronte dei massicci trasferimenti previsti per loro da Milano a Roma continua a surriscaldarsi. Nelle prossime ore un nuovo presidio organizzato dai lavoratori punterà a contestare nuovamente la delocalizzazione della sede milanese. Secondo Bruno Casati, assessore alle Crisi industriali e occupazionali della Provincia di Milano, di Rifondazione Comunista, i 240 trasferimenti a Roma vanno letti come “240 ipotesi di licenziamento”.
Casati sarà presente al presidio: “Illudendomi che si possa almeno ridurre il danno e salvare il presidio di Milano mi metto a disposizione dei sindacati, delle Rsu, delle lavoratrici e dei lavoratori di Milano, qualora ritenessero utile aprire, anche con la Regione Lombardia, un tavolo in cui si provi a contrastare questo atto di ulteriore declassamento di un territorio come quello della Milano metropolitana”.
Come noto l’azienda aveva proposto un accordo di compromesso che i sindacati dopo un primo iniziale accoglimento favorevole si sono divisi e non hanno chiuso la vertenza.