Quando ad ottobre 2025 verrà messo fine al supporto gratuito per Windows 10 (quello a pagamento verrà portato avanti fino ad ottobre 2028), si stima che, salvo il caso in cui venga presa per buona una recente apposita petizione, 240 milioni di PC finiranno nelle discariche.
Windows 10: 240 milioni di PC potrebbero finire nelle discariche
A fare tali stime è la società di analisi Canalys, la quale ha messo in conto che milioni di computer saranno buttati via, anche se molti di essi potrebbero continuare a funzionare perfettamente in assenza della fine del supporto.
Quando Microsoft ha rilasciato Windows 11, lo ha fatto con l’obbligo per i computer di avere il supporto TPM 2.0 per una maggiore sicurezza, ma molti PC immessi sul mercato prima dell’avvento del più recente OS di casa Redmond non lo supportano, di conseguenza non possono eseguire l’aggiornamento.
Da tenere presente che per il momento Microsoft non ha risposto a una richiesta di commento sull’impatto ambientale dello smaltimento di dispositivi incompatibili con Windows 11.
Ad ogni modo, è noto che i dischi rigidi adoperati nei computer e nei server di archiviazione dati vengono riciclati per raccogliere materiali per l’uso nei motori dei veicoli elettrici e persino nella generazione di energia rinnovabile.
“Trasformare i computer di fine vita nei magneti che alimentano tecnologie sostenibili come i veicoli elettrici e le turbine eoliche aiuterà a soddisfare la crescente domanda globale di elettricità”, ha affermato Peter Afiuny, Chief Commercial Officer di Noveon Magnetics.
La società di riciclaggio delle batterie Redwood Materials ha invece riferito che le batterie possono essere riciclate quasi all’infinito per recuperare metalli come litio, cobalto, nichel e rame.