Le Live Tile che ancora oggi sopravvivono nel menu Start di Windows 10 (per chi non le ha eliminate “a mano”) rappresentano l’eredità di un esperimento introdotto ormai anni fa con Windows 8 e mai realmente capace di conquistare l’utenza, complice anche il deragliamento dei piani di Microsoft legati all’universo mobile. Una consapevolezza che finalmente sembra aver maturato persino la software house, tanto da valutare un loro pensionamento anche in considerazione del fatto che la funzionalità non riceve un aggiornamento da lungo tempo.
Windows 10: il menu Start senza Live Tile?
L’abbandono sarebbe dietro l’angolo, almeno stando a quanto riporta il sito Windows Latest. A Redmond si sta valutando l’ipotesi di adottare una soluzione ispirata allo stile di Windows 10X, l’edizione della piattaforma ottimizzata per dispositivi dual screen e con schermo pieghevole che farà il suo debutto entro l’anno anche su Surface Neo. Fuori le Live Tile, dunque, ma dentro altri elementi dinamici come i suggerimenti basati sull’intelligenza artificiale (per i programmi più utilizzati ecc.) e i risultati provenienti dal motore di ricerca Bing.
Immaginiamo che buona parte degli utenti preferirebbe il ritorno a un menu Start più scarno ed essenziale, come è stato dai tempi di Windows 95 fino al più recente Windows 7, con i soli collegamenti per l’apertura rapida delle applicazioni, la ricerca di file e documenti, l’accesso alle impostazioni e poco più.
La fonte dell’indiscrezione parla di una scomparsa delle Live Tile a cui assisteremo con uno dei prossimi major update per Windows 10, forse con il 20H2 previsto per l’autunno. Microsoft potrebbe andare incontro al desiderio comune offrendo la possibilità di disattivare gli elementi dinamici senza costringere all’impiego delle tante soluzioni di terze parti dedicate alla personalizzazione del sistema operativo, facendo così contenti un po’ tutti.