Come ben noto, Microsoft garantirà il supporto a Windows 10 fino al 14 ottobre 2025, dopodiché, il sistema operativo non riceverà altri aggiornamenti (se non ricorrendo al programma ESU, a pagamento). Una possibile alternativa per gli utenti sarà quella offerta dal team di 0patch.
Altri cinque anni di supporto per Windows 10
Per chi non ne fosse a conoscenza, si tratta del progetto curato dai ricercatori di ACROS Security, che già riserva lo stesso trattamento a piattaforme formalmente abbandonate come Windows 7 e Windows Server 2008. Per quanto riguarda W10, proporrà update di sicurezza per almeno cinque anni dopo la scadenza fissata dal gruppo di Redmond, dunque fino al 2030 o più in là. Tutti i dettagli sono riportati sulle pagine del blog ufficiale.
Nessuna nuova funzionalità. Si tratterà esclusivamente di aggiornamenti rilasciati con l’obiettivo di intervenire sulle vulnerabilità individuate, così da evitare che gli utenti finiscano per esporre i loro PC e i loro dati all’azione dei cybercriminali. Le patch correttive potranno essere applicate senza nemmeno costringere al riavvio del computer e, in caso di problemi, saranno eliminate in automatico.
Così come avviene con il programma ESU di Microsoft, anche il servizio di 0patch è a pagamento. Costerà 24,95 euro per una sottoscrizione annuale valida su un solo dispositivo, nel caso di licenze riservate a utenti individuali e a piccole aziende.
W10 domina ancora lo scenario PC
Alla scadenza manca ormai meno di un anno e mezzo, ma l’impressione è che il 14 ottobre 2025 molti si troveranno con un problema da gestire. Oggi, nonostante gli sforzi compiuti da Microsoft per spingere l’upgrade a Windows 11, l’ultima versione del sistema operativo è presente su meno del 28% dei PC in circolazione.
Il market share del predecessore W10 rimane invece al di sopra del 68%, nonostante la lieve flessione registrata nell’ultimo periodo, comunque non sufficiente a far presagire un passaggio di consegne nel breve temine. I dati sono quelli rilevati a fine maggio da StatCounter.