Windows 10: torna l'incubo Blue Screen of Death, ma non si sa perché

Windows 10: torna l'incubo Blue Screen of Death

Nuova ondata di segnalazioni: utenti lamentano crash improvvisi del sistema operativo, presumibilmente dovuti ad alcuni aggiornamenti.
Windows 10: torna l'incubo Blue Screen of Death
Nuova ondata di segnalazioni: utenti lamentano crash improvvisi del sistema operativo, presumibilmente dovuti ad alcuni aggiornamenti.

Non sembra esserci pace per Windows 10 (e soprattutto per i suoi utenti). Nel fine settimana sono tornate a moltiplicarsi le segnalazioni di chi ha visto comparire sullo schermo del proprio computer il sempre temibile Blue Screen of Death, quella schermata blu che da un momento all’altro interrompe ogni operazione avvisando di un’anomalia e costringendo al riavvio forzato. Ancora una volta la responsabilità sembra poter essere attribuita ad alcuni aggiornamenti rilasciati.

Windows 10 e Blue Screen of Death, ci risiamo

Microsoft non è però l’unica realtà contro cui puntare il dito: incriminati anche gli update distribuiti da Trend Micro, Lenovo e Intel. A quanto pare l’errore si manifesta dopo aver messo il computer in standby. I feedback sembrano in particolare prendere di mira i possessori di HP Envy x360, HP ProBook 650 G4, HP Elite x2 1012 G2, HP ProBook 650 G5 e HP EliteBook x360 1040 G6.

Sul modello Dell Latitude 5500 si sta invece facendo i conti con l’errore “PDC_WATCHDOG_TIMEOUT”: dal forum di supporto del produttore anche questo problema sembra essere legato allo standby e pare verificarsi sui PC con l’edizione 2004 (May 2020 Update) di Windows 10. Qualcuno individua nello strumento Trend Micro Apex One per la sicurezza il responsabile, altri in recenti update distribuiti da Intel. La situazione è alquanto confusa e solo un intervento da parte del gruppo di Redmond potrebbe far chiarezza.

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Quello che sta per giungere a conclusione è stato un anno parecchio complicato per Microsoft in fatto di update. Le occasioni per scrivere di bug e anomalie su queste pagine non sono purtroppo mancate. Da verificare come la software house saprà gestire il debutto della versione 10X prevista entro il 2021: di fatto dovrà occuparsi di due piattaforme diverse e destinate a target differenti, in contemporanea.

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Pubblicato il
16 nov 2020
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