Correva l’anno 2015 e nel pieno dell’estate Microsoft apriva un nuovo capitolo della propria storia con il lancio di Windows 10, in fase di preview fin dall’autunno precedente. Il 29 luglio faceva il suo debutto un sistema operativo confezionato con l’obiettivo di tagliare i ponti con l’esperienza sottotono del predecessore W8, incapace di proiettare il gruppo di Redmond nel mercato mobile strizzando l’occhio all’allora vivace segmento dei tablet. È senza dubbio uno degli avvenimenti che hanno segnato i primi vent’anni del nuovo millennio dal punto di vista tecnologico.
Windows 10 compie oggi cinque anni
I primi cinque anni di Windows 10 non sono stati costellati esclusivamente da successi. La strada fin qui percorsa dalla piattaforma l’ha vista più volte inciampare, in particolare nell’ultimo biennio, da quando con il disastroso esordio dell’October 2018 Update la software house ha preso coscienza della necessità di rallentare i ritmi nel rilascio degli aggiornamenti più corposi, alternando da lì in poi un major update e una sorta di service pack su base semestrale, destinando una parte adeguata delle proprie risorse al test, alla soluzione dei bug o meglio ancora alla loro prevenzione.
L’evoluzione di W10 è legata a doppio filo alla visione e filosofia che il numero uno Satya Nadella ha portato in Microsoft fin dal suo insediamento sulla poltrona di CEO un anno prima: sempre più cloud e un approccio open perché il sistema operativo possa cambiare adeguandosi all’innovazione e quando possibile dettandola, non rimanendo ancorato a una formula che sebbene capace di resistere in passato allo scorrere del tempo avrebbe inevitabilmente condotto a dover fare i conti con modalità di erogazione e fruizione dei servizi ormai anacronistiche.
Il futuro di Windows passa da 10X
All’orizzonte c’è il debutto della versione 10X la cui natura in verità ancora non è del tutto chiara. Annunciata in un primo momento come una piattaforma snella destinata a dual screen e pieghevoli è stata poi oggetto di un annuncio che l’ha avvicinata al segmento laptop e più tardi di indiscrezioni che la vorrebbero incarnare una sorta di concorrente per Chrome OS di Google. Insomma, da questo punto di vista la roadmap di Redmond pare tutt’altro che definita e definitiva.
È invece certo che Windows 10 stia continuando a correre, facendo registrare ritmi di crescita costanti con un miliardo di device raggiunti (nel marzo 2020) e con un +75% in dodici mesi (dato aggiornato al maggio 2020). Questo grazie anche alla fine del periodo di supporto per il mai dimenticato W7.
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Una maggiore integrazione con il browser Edge ora basato su Chromium e alcuni ritocchi all’interfaccia, a partire da quelli per il menu Start (in anteprima nelle immagini qui sopra), sono le novità che attendono a breve il sistema operativo. Intanto, buon compleanno.