Negli ultimi giorni Microsoft si è vista costretta a intervenire sulla roadmap per il rilascio del May 2020 Update di Windows 10 in modo da dedicare le risorse necessarie alla risoluzione di alcuni bug che purtroppo non sono stati individuati in precedenza durante la fase di test. Due di questi in particolare sembrano riguardare non solo la più recente edizione 2004 del sistema operativo, ma anche le precedenti 1909 e 1903.
Microsoft conferma nuovi bug per Windows 10
Dal gruppo di Redmond giunge oggi la conferma che la piattaforma può impedire per alcuni la corretta esecuzione di Windows Sandbox e di Windows Defender Application Guard (WDAG). La prima delle due feature è stata introdotta poco più di un anno fa con l’arrivo del May 2019 Update: la sua utilità è quella che consente di verificare applicazioni, link sospetti e altri potenziali pericoli all’interno di un ambiente virtuale isolato così da evitare il rischio di compromettere l’intero sistema. La seconda componente è invece quella che mantiene il PC al sicuro dagli attacchi. Ecco quanto si legge in un documento pubblicato dalla software house (link per approfondimenti a fondo articolo).
Windows Defender Application Guard (WDAG) o Windows Sandbox potrebbero fallire nell’apertura mostrando l’errore “ERROR_VSMB_SAVED_STATE_FILE_NOT_FOUND (0xC0370400)” o “E_PATHNOTFOUND (0x80070003)”.
Un possibile workaround è quello che passa dal semplice riavvio del computer, ma questo non esclude la possibilità di potersi trovare nuovamente in un secondo momento di fronte all’errore. Microsoft è comunque al lavoro per confezionare al più presto un fix.
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Un altro documento comparso nel fine settimana fa invece riferimento un bug di Desktop Window Manager (DWM) che si occupa della composizione del desktop. Si verifica in condizioni particolari come in seguito alla chiusura e all’apertura ripetuta dei laptop a causa della componente Dxgmms2.sys (DirectX Video Memory Management). Anche in questo caso il gruppo è al lavoro su un correttivo.