Windows 10 arriverà entro l’estate, ma solo su PC: lo conferma Joe Belfiore, vicepresidente Microsoft e responsabile del design della versione mobile del sistema operativo al centro della nuova strategia tutta cloud, advertising e servizi ad abbonamento della corporation di Redmond.
Sui dispositivi diversi dai PC, ha spiegato Belfiore, Windows 10 farà la sua comparsa nei mesi successivi al lancio della versione dell’OS per computer; HoloLens, Xbox, Surface e gadget mobile saranno interessati da una successiva ondata di lanci “scaglionati” del sistema Windows di nuova generazione, ha riferito il dirigente.
Utenti e mercato devono poi abituarsi alla nozione di “Windows come servizio”, sostiene il manager, perché l’OS verrà aggiornato con nuove e importanti funzionalità anche dopo il lancio. In concreto, l’affermazione di Belfiore descrive un Windows 10 monco di alcune delle caratteristiche sin qui presentate al pubblico (come il supporto alle estensioni HTML5/JS del browser Edge, per esempio) e la loro implementazione come update incrementali in un momento successivo.
Certo è che un Windows 10 “come servizio” presta il fianco a più di un dubbio sulle intenzioni di Microsoft per il prossimo futuro, con nuovi episodi inquietati come l’aggiornamento “consigliato” di Windows 7 pensato esclusivamente per pubblicizzare l’uscita della versione RTM di Windows 10 a tempo debito.
Un Windows 10 “come servizio”, anche considerando l’offerta di aggiornamento gratuito valida per un anno, potrebbe secondo alcuni osservatori, veicolare advertising, adware o pretendere dall’utente il pagamento di una somma mensile a mo’ di abbonamento.
Sia come sia, Microsoft intende incentivare gli utenti all’upgrade a Windows 10 eliminando il supporto a funzionalità “vetuste” come l’ interfaccia Media Center e offrendo lo streaming dei giochi Xbox One su PC. Tutto pur di convertire gli attuali trend di utilizzo di Windows 7, un sistema in crescita costante a discapito di Windows XP o anche Windows 8(.x).
Sul fronte mobile, infine, Windows 10 deve fare i conti con lo scarso apprezzamento degli early adopter per le nuove scelte di design del nuovo OS e con la necessità, per quanti volessero sfruttare la funzionalità Continuum per accedere a una sorta di desktop castrato collegando un monitor esterno al cellulare, di acquistare terminali di produzione recente .
Alfonso Maruccia