Domani è il primo giorno del Fall Creators Update, l’ultimo aggiornamento di Windows 10 che di fatto rappresenta una release del tutto nuova del sistema operativo-come-servizio. La Build 16299.15 dell’OS segue la versione 15063.0 (“Creators Update”) uscita l’estate scorsa, e include un gran numero di novità – molte delle quali già presentate nei mesi passati – destinate a cambiare in modo più o meno significativo l’esperienza di utilizzo per tutti gli utenti.
Com’è oramai consuetudine, Microsoft mette a disposizione una serie di strumenti per il download e l’installazione della nuova Build di Windows 10 capaci di adattarsi ad ogni tipo di esigenza. Per i più pigri, ma anche per i meno temerari, vista la tendenza degli aggiornamenti del software di Redmond a complicare la vita all’utenza, è in ogni caso possibile aspettare il proprio turno affidandosi alla roulette (russa?) di Windows Update.
OneDrive
Con il Fall Creators Update l’applicazione OneDrive acquisisce nuovi “poteri” capaci di semplificare l’uso del cloud storage di Redmond, primo fra tutti la funzionalità “On-Demand” con cui accedere ai propri file in remoto senza l’obbligo di doverli necessariamente scaricare in locale.
Fluent Design
Il nuovo Update di Windows 10 segna il debutto del Fluent Design , ennesimo rimestamento della GUI dell’OS universale che, attraverso una serie di modifiche non particolarmente vistose degli elementi di interfaccia, l’uso di trasparenze e ridimensionamenti automatici a prova di artefatti, vuole gettare le fondamenta per la “next-generation” dei sistemi e del software Microsoft.
Centro Notifiche e Shell
Microsoft dice di aver riprogettato il Centro Notifiche di Windows 10 servendosi del feedback degli utenti, con informazioni che ora risultano più chiare e gerarchicamente definite – e il design Fluent di cui sopra. Dalla schermata di Blocco sarà poi possibile recuperare il PIN o la password, il menu contestuale di Explorer permetterà di “condividere” un file, il volume delle app UWP potrà essere controllato individualmente e una gestione più intelligente dei valori DPI dovrebbe risolvere i problemi degli elementi grafici “annebbiati” senza la necessità di dover eseguire il logout. Gestione attività ha poi aggiunto una scheda per il controllo dell’uso delle risorse della GPU presente sul sistema.
Cortana & Edge
L’onnipresente e un po’ ossessivo assistente digitale di Windows 10 è stato naturalmente aggiornato e può ora visualizzare le chiamate in arrivo per i cellulari Android, mentre le impostazioni sono state integrate direttamente nelle Impostazioni principali dell’OS. Edge risulta altresì migliorato (tra le altre cose) nella gestione delle schede, nell’uso con i file EPUB o PDF e nell’integrazione con Cortana. Windows 10 include ora il supporto per la versione 5.0 delle icone Emoji.
Touch, Ink e Gaming
La tastiera in sovrimpressione per schermi Touch di Windows 10 è stata completamente riprogettata, dice Microsoft, così come risulta migliorato il supporto alla scrittura a mano libera tramite stilo digitale. Per quanto riguarda il gaming, Windows 10 ha ora una “Barra dei giochi” dotata di maggiori funzionalità (incluso il supporto alla cattura di screenshot in HDR) e una “modalità gioco” che dovrebbe garantire prestazioni sensibilmente migliori rispetto al recente passato.
Virtualizzazione e sicurezza
L’ipervisore Hyper-V del Fall Creators Update permette di gestire lo stato della batteria all’interno della VM, o anche di condividere le proprie virtual machine tramite un singolo file “.vmcz”. Windows Defender include un nuovo meccanismo di controllo delle cartelle contro i ransomware e nuove protezioni contro gli exploit.
Sottosistema Linux
Con il nuovo Update anche il Windows Subsystem for Linux (WSL) raggiunge un nuovo livello di maturità uscendo dallo stadio di “beta” per diventare un componente Windows a tutto gli effetti. L’installazione di WSL non richiederà quindi l’uso della “modalità sviluppatori” di Windows 10, e sarà possibile accedere a diverse distro Linux sempre attraverso lo Store ufficiale di Windows. WSL usa una quantità di risorse aggiuntive minime, hanno spiegato da Microsoft, oltre naturalmente a quelle necessarie a far girare i binari Linux lanciati direttamente dall’utente.
Questione privacy
L’arrivo del Fall Creators Update coincide infine con il riproporsi di una questione vecchia quanto Windows 10, vale a dire l’approccio un po’ troppo “permissivo” di Redmond nei confronti della riservatezza e dei dati degli utenti. Secondo la Data Protection Authority (DPA) olandese, infatti, i termini vaghi in cui l’OS universale tiene traccia dell’attività dell’utente configurerebbe una violazione inaccettabile del diritto alla privacy, con una “profilazione” ossessiva e onnipresente di tutti i file, i documenti, i video, i dati e le pagine Web transitati sullo schermo.